La sfida di Lourdes: portare nella vita quotidiana la pace e la serenità donate da Maria
Pellegrinaggio diocesano a Lourdes - Giorno 7
Il pellegrinaggio diocesano dell’Unitalsi ha ripreso la strada di casa. Uno dopo l’altro i vari gruppi stanno facendo ritorno a Conegliano. Nelle prossime ore apriranno le proprie valigie e, dopo averle svuotate verranno rimesse da parte fino al prossimo viaggi. Ma per i pellegrini vittoriesi le “valigie del cuore” rimarranno piene di emozioni, di ricordi, di incontri vissuti, di relazioni tessute o rinsaldate. Perché ogni cammino porta con sé una ricchezza indescrivibile, soprattutto se la meta, come in questo caso, è un luogo ricco di fede e spiritualità.
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Alla fine ciò che resta, sopra a tutto, è il silenzio e la pace che si respira a Lourdes. Un soffio di eternità che attraversa le sofferenze grandi e piccole, e che rinvigorisce la speranza. Così da affrontare nella serenità le difficoltà e i problemi che non mancano certo nella vita quotidiana di tutti. Questa è la sfida di Lourdes, questo è il mettersi alla scuola di Maria, facendosi suoi imitatori.
Grande è stato il lavoro e le energie profusi dai volontari, sorelle, barellieri, medici, infermieri, che anche durante i viaggi di ritorno, nonostante la stanchezza, hanno assistito i malati e i pellegrini con la tradizionale competenza e con grande entusiasmo.
I 220 pellegrini, malati e volontari dell’Unitalsi che hanno preso parte al pellegrinaggio nel 160° anniversario delle apparizioni della Madonna alla piccola Bernadetta si incontreranno ora sabato 30 giugno alle 19 nella chiesa di Colfrancui per la celebrazione della messa. Seguirà la cena tutti insieme.
Gerda e Loris Robassa
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