Lavoro, legalità, Europa: la Festa del Primo Maggio a Treviso
Manifestazione di Cgil, Cisl e Uil dalle 10 in Piazzetta Aldo Moro, a Treviso
Lavoro, legalità, Europa: sono questi i temi del Primo Maggio trevigiano organizzato da Cgil, Cisl e Uil territoriali. Il ritrovo per giovani, lavoratori e pensionati è in piazzetta Aldo Moro, a Treviso, a partire dalle 10.
Sul palco, gli interventi dei segretari generali delle tre Organizzazioni Sindacali e le testimonianze dei lavoratori saranno intervallati da alcune scene tratte dal reading teatrale “Rita e il giudice” di e con Marco Artusi ed Evarossella Biolo. Gran finale con il concerto dei The Dreamers, giovane e promettente band della Scuola di Musica di Cendon di Silea.
La Festa dei Lavoratori a Treviso rappresenta una occasione di riflessione sui temi del lavoro e della legalità all’interno della cornice europea. Una scelta che rivendica il lavoro come valore fondante dell’Italia e dell’Europa, in questo periodo attraversata da preoccupanti venti di chiusura, ma anche dalle straordinarie manifestazioni degli studenti che chiedono azioni concrete per salvare il pianeta.
“Saremo in piazza a Treviso - spiegano i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Mauro Visentin, Cinzia Bonan e Guglielmo Pisana - con la consapevolezza della necessità della difesa del lavoro all’interno di una economia sostenibile e attenta all’ambiente, in una Europa aperta e solidale. Sostenibilità e solidarietà significano innanzitutto rispetto per i lavoratori e per le regole, sicurezza e lotta alla disuguaglianza e allo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente, per un cambiamento reale che guardi al futuro e dia speranza alle nuove generazioni”.
La legalità, dunque, torna ad essere uno dei temi centrali del Primo Maggio, in un territorio profondamente ferito dalle recenti inchieste che hanno fatto emergere il profondo radicamento di organizzazioni criminali di stampo mafioso in Veneto e in provincia di Treviso. Sul palco della Festa porteranno la loro testimonianza alcuni lavoratori che hanno sperimentato sul posto di lavoro gli effetti della illegalità diffusa, della concorrenza sleale, della corruzione e dell’evasione fiscale.
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