Una "buona notizia" da MOM: stamane il bus della linea urbana 21 stava affrontando via Battisti in centro storico a Treviso, quando l'autista ha visto un'anziana signora riversa a terra, caduta attraversando la strada. Nessuno le stava prestando soccorso. L’autista ha fermato il bus ed è sceso. L’ha aiutata a sollevarsi e a spostarsi verso il marciapiedi. Accertatosi che stesse bene è ripartito.
La signora, una volta rientrata a casa, ha sentito la necessità di ringraziare pubblicamente lo sconosciuto autista. Non sapendo come ritrovarlo ha chiamato la Questura di Treviso che, a sua volta, ha contattato la Sala Controllo Esercizio di MOM. Rintracciato il conducente e atteso che terminasse il suo turno guida, l’anziana ha potuto parlare al suo soccorritore e fargli giungere il suo grazie.
L'Azienda MOM Spa ha ringraziato il suo autista e, con lui, tutti i conducenti che, dall'inizio dell'emergenza sanitaria, stanno continuando a svolgere il proprio lavoro con senso civico e consapevolezza del ruolo pubblico che svolgono.
Se è vero che i gesti di umanità, anche semplici, non vengono meno, viene tuttavia da porsi qualche domanda sui conducenti delle altre vetture che - anziché fermarsi - sono andate per la loro strada. Il gesto del conducente MOM, in realtà, doveva essere il gesto di tutti. In generale, andando al di là di questo episodio, viene da dire che non è proprio un bel segnale quando ciò che dovrebbe essere dovere di ogni singolo cittadino viene scambiato per un gesto di eroismo e di generosità.