Maltempo in Veneto: ancora stato di attenzione fino a martedì
Monitoratoraggio e prontezza operativa da parte delle autorità, per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza.
In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto ieri ha emesso un avviso di Stato di Attenzione valevole fino alle 14 di martedì 11 novembre, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile.
Per Rischio Idraulico sulla rete Principale si dichiara lo STATO DI ATTENZIONE sulle zone Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-D (Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione-Fratta Gorzone) e Vene-G (Livenza-Lemene-Tagliamento).
Per Rischio Idrogeologico componente Idraulica sulla rete Secondaria si dichiara lo STATO DI ATTENZIONE sulle zone Vene-A (Alto Piave), Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (Adige-Garda-Monti Lessini), Vene-D (Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione-Fratta Gorzone), Vene-F (Basso Piave-Sila-Bacino Scolante in Laguna), Vene-G (Livenza-Lemene-Tagliamento) e Vene-H (Piave Pedemontano)
Per Rischio Idrogeologico componente Geologica si dichiara lo STATO DI ATTENZIONE su Vene-A (Alto Piave), Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Fratta Alpone), Vene-C (Adige-Garda-Monti Lessini), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione-Fratta Gorzone) e Vene-H (Piave Pedemontano).
PREVISIONE METEO:
Precipitazioni inizialmente sparse, poi via via più diffuse, che interesseranno maggiormente la zone centro settentrionali (in particolare le Prealpi, la fascia pedemontana e la pianura settentrionale). Saranno probabili rovesci e occasionali temporali specie nella seconda parte della giornata. Quantitativi localmente consistenti sulle zone prealpine e pedemontane. Limite della neve intorno a 2200-2400 m.
VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE IDROGEOLOGICA ED IDRAULICA:
Le precipitazioni attese anche se deboli, visto il grado di saturazione dei terreni, potrebbero provocare l'innesco di fenomeni franosi superficiali sui versanti, oltre che innalzamenti del livello idrometrico e disagi lungo tutta la rete idrografica e difficoltà del sistema di scolo fognario.
Lungo l’asta del fiume Po sono possibili allagamenti delle aree golenali e fenomeni di sofferenza arginale.
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