“Il Prosecco? È una grande realtà che, se ha superato nel numero di bottiglie commercializzate lo Champagne, in realtà con la sua freschezza si affianca a questo campione secolare dell’enologia per confermare il primato del territorio e dei vini di territorio”. Così l’ assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato commenta i dati diffusi oggi dal responsabile dell’Osservatorio economico italiano dei vini (Ovse), Giampietro Comolli.
“Quando il sistema produttivo ha dato vita alla rivoluzione del Prosecco, legando il nome di questo vino al territorio e non al vitigno e facendone una bandiera del Nord Est italiano – aggiunge Manzato – l’obiettivo non era, né è, quello di battere lo Champagne come numero di bottiglie, ma di dare testimonianza dell’origine e della qualità di una produzione nata e sviluppatasi qui, che si esprime in una piramide al cui vertice ci sono i Superiori DOCG di Conegliano Valdobbiadone e Asolo e sulla cima il Cartizze. La competizione è secondaria, anche perché il Prosecco DOC viene proposto in più tipologie e non solo spumante. Io vedo anzi la coesistenza di Prosecco e Champagne sui mercati e sulle tavole di tutto il mondo in modo costruttivo: un fatto e un apprezzamento da parte dei consumatori che arricchiscono ed incrementano il “vero” del vino come espressione dell’uva ma anche e soprattutto della terra e del territorio”.
Il commento di Manzato si allarga poi ad un caso particolare, che riguarda proprio il cuore storico del Prosecco Superiore e del Cartizze: “Un caso in cui il Prosecco non è protagonista ma sicuramente attore – afferma l’assessore – perché mi riferisco alla “osteria senza oste”, per la quale è stata recapitata una maxi multa al proprietario. “L’osteria è immersa nelle colline del Cartizze, e con la sua singolare presenza valorizza l’idea che questo territorio vuole trasmettere di sè: accoglienza, generosità, qualità, fiducia e ospitalità. Mi viene da dire che la nostra burocrazia è troppo spesso cieca , annichilisce idee, speranze, futuro e identità e si comporta come un rinoceronte miope in una cristalleria, senza fermare i veri disonesti”.