Muraro riceve la raccolta firme per salvare i cuccioli di volpe
65 mila le firme raccolte dalle associazioni animaliste.
Redazione Online
25/03/2014

Ieri al Sant’Artemio i rappresentanti dell’OIPA Italia onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Treviso e delle associazioni animaliste assieme all’europarlamentare Andrea Zanoni hanno portato 65mila firme raccolte per sollevare il problema della caccia ai cuccioli di volpe.

Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro ha ricevuto la rappresentanza in sala Giunta e ha dichiarato che “la Provincia è disposta organizzare un nuovo censimento della specie presente sul nostro territorio con una commissione composta anche da un tecnico segnalato dall’associazioni oggi presenti. In base ai dati certi valuteremo come affrontare la questione, tenendo presente che si tratta di un provvedimento preso dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ente del Ministero dell’Ambiente. In attesa del censimento valuteremo la possibilità di sospendere l’utilizzo del cane per la caccia da tana a tutela dei cuccioli di volpe".

Durante l’incontro il Presidente Muraro si è impegnato a creare una commissione di studio, con la partecipazione anche di un esperto nominato dalle associazioni protezionistiche, a procedere ad un censimento della popolazione delle volpi ed ha accettato la richiesta avanzata dai presenti di una moratoria immediata che porti ad una nuova delibera con il ritiro della precedente.

«Viene consentito un metodo terribilmente crudele che è quello della caccia in tana dove i cani sono portati dai cacciatori a sbranare la mamma che difenderà fino all’ultimo i suoi cuccioli, e poi, uccisa lei, toccherà alla cucciolata. Questa barbarie va bloccata subito», ha affermato la delegata OIPA Mara Canzian.

Adriano De Stefano dell’ENPA ha puntualizzato che «questa determina si basa su dati che non hanno alcun supporto scientifico. La volpe andrebbe tutelata perché è un carnivoro che svolge una funzione ecologica molto importante ed è l’unico predatore naturale delle nutrie».