Pieve di Soligo. Il Card. Bassetti: "Servono Santi come Giuseppe Toniolo"
Successo per le due giornate del Centenario a Pieve di Soligo
Il ricordo del Beato Giuseppe Toniolo, a cent’anni dalla morte, lascia un segno indelebile nella comunità diocesana di Vittorio Veneto attraverso la visita in due giorni del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“Servono santi come Giuseppe Toniolo, apostolo della famiglia e testimone coraggioso dell’impegno sociale dei cattolici italiani” – ha sottolineato il porporato all’omelia della solenne concelebrazione eucaristica la mattina di domenica 7 ottobre nel duomo di Pieve di Soligo, dove sono conservate le spoglie mortali del beato trevigiano, proprio nel giorno centenario della morte del Toniolo. E il suo appello è stato un convinto richiamo per tutti a vivere le dimensioni della santità, a seguire il modello tonioliano di cristiano laico esemplare in famiglia, come sposo e padre, nella professione, nell’animazione delle realtà temporali, a servizio della Chiesa e del Paese. E tracciando un profilo biografico del Toniolo, a partire dalle sue radici di Marca fino al traguardo attuale della beatificazione, l’arcivescovo di Perugia ha messo in rilievo la straordinaria capacità del docente pisano di affrontare le sfide dei tempi nuovi e di trovare proposte per umanizzare l’economia e migliorare la società, invitando “gli economisti cattolici del nostro tempo a formulare idee e cercare soluzioni per le sfide presenti nel mondo contemporaneo”. Gremito di fedeli il duomo pievigino, con vari sindaci e rappresentanti civili e militari tra le prime file insieme ai discendenti di casa Toniolo e ai componenti dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei santi” e realtà pastorali e associative diocesane.
Una trentina i concelebranti, tra i quali il cardinale Beniamino Stella, e i vescovi Corrado Pizziolo, Giuseppe Zenti (Verona) e Gianfranco Agostino Gardin (Treviso), che alla fine della messa si sono recati in processione sulla tomba del Toniolo per la recita comunitaria della preghiera di canonizzazione, mentre a conclusione del rito il Vescovo Pizziolo e l’arciprete mons. Nadal hanno fatto a dono a al cardinale Bassetti di un oggetto sacro artistico contenente una reliquia del beato. “Domani a Roma, insieme al collega padre sinodale Stella – ha annunciato Bassetti – avremo modo di riferire a papa Francesco gli impegni, i contenuti e la bellezza di queste giornate a Pieve nel segno di Giuseppe Toniolo”.
Lo stesso presidente dei Vescovi italiani, in apertura della messa, si era detto “commosso” per la chiesa gremita di giovani vista la sera prima in occasione dell’incontro diocesano “Spirit happening” promosso dalla pastorale giovanile della diocesi proprio a Pieve per la “santità della porta accanto” del Toniolo, aggiungendo soddisfazione e complimenti vivissimi per la cerimonia finale del Premio Toniolo 2018, svoltasi sabato 6 ottobre la Teatro Careni di Pieve di Soligo.
Proprio nel suo intervento pubblico il 6 sera alla terza edizione del Premio Toniolo, organizzato dall’Istituto Diocesano “Beato Toniolo” in collaborazione con varie realtà pastorali e istituzionali, il cardinale Bassetti ha ribadito come la stagione attuale sia “il tempo della semina, in cui tutta la comunità ecclesiale , non solo il laicato, viene invitata a fare memoria dei grandi frutti del passato – come Toniolo - e a riversarli nel mondo di oggi”. “Questi preziosi chicchi di grano vanno seminati nella società odierna – ha aggiunto il porporato - e con la commemorazione del centenario di Giuseppe Toniolo, “apostolo della dottrina sociale della Chiesa”, noi non ricordiamo solamente una grande figura del passato, ma seminiamo nella società presente questo chicco di grano di speranza”. E dopo aver ricordato la sua personale stima per il ruolo quotidiano di rappresentanza e di governo dei sindaci sul territorio, l’importanza fondamentale della politica come forma esigente della carità, come definita da papa Paolo VI, e aver auspicato il rilancio delle scuole diocesane di formazione all’impegno sociale, il presidente dei Vescovi italiani ha così concluso in riferimento al valore della dottrina sociale della Chiesa:”E’ quanto mai doveroso che tutta la comunità ecclesiale, senza dividersi in “cristiani del sociale” o “cristiani della morale”, si riappropri pienamente di questo grande patrimonio culturale e pastorale”. Tanti i riconoscimenti della serata, coordinata da Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto, conclusa da Diego Grando, presidente del “Beato Toniolo” e accompagnata dalla ottime esecuzioni dell’Orchestra Aliestese diretta dal maestro Stefano Pagotto.
I due premi speciali “Etica ed economia”, offerti come novità quest’anno dalla Camera di Commercio di Treviso - Belluno e consegnati dal segretario generale dell’ente camerale, Romano Tiozzo, sono stati attribuiti ad Angelo Gugel, di Miane, per oltre trent’anni aiutante di camera e familiare del papa con Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XV, e per cinquant’anni al servizio della Santa Sede - come ha confermato la presenza sul palco al momento della premiazione del cardinale Beniamino Stella - e al Gruppo Amici di padre Dino, segretaria Silva De Luca, alla memoria del missionario medico camilliano Padre Dino De Zan, di Osigo, scomparso prematuramente nel 2013, per 44 anni impegnato in Colombia per la promozione delle giovani generazioni e l’aiuto concreto ai più deboli.
Il Premio Giuseppe Toniolo 2018, sul tema della pace e della cooperazione internazionale, per la sezione nazionale “Pensiero” è stato consegnato all’Editrice AVE – Fondazione Apostolicam Actuositatem, di Roma, dal cardinale Bassetti nelle mani del tesoriere Lucio Turra, per il volume “La pace necessaria”, mentre nella sezione regionale “Azione & Testimoni” si è imposta l’Associazione Famiglie Rurali “Giuseppe Toniolo” - rappresentata sul palco dal presidente Alessandro Toffoli e dallo storico segretario fondatore Romano Volpato, che hanno ricevuto il premio dal Vescovo Pizziolo - per i progetti concreti di sviluppo lavorativo, economico e sanitario realizzati in cinquant’anni di attività nei Paesi africani, e specialmente nel Benin.
Infine, per la sezione “Giovani” dai 15 ai 25 anni, che richiedeva un elaborato sul tema della pace a cent’anni dalla Grande Guerra, ha vinto Thomas Zanchettin, di Mareno di Piave, con l’Associazione Allit di Vittorio Veneto al secondo posto e il Gruppo Animatori della Cattedrale vittoriese al terzo, con i premi offerti e consegnati dal sindaco Stefano Soldan a nome del comune di Pieve di Soligo.
Le comunicazioni della presidente diocesana di AC, Emanuela Baccichetto, sul convegno di Milano relativo al Toniolo del prossimo 24 novembre, e di don Andrea Forest sul tema educativo riguardante il premio Giuseppe Toniolo 2019, quarta edizione, e l’annuncio dell’uscita del libro di Marco Zabotti “Giuseppe Toniolo. Nella storia il futuro” con il patrocinio dell’Istituto Diocesano, hanno caratterizzato le altre fasi della serata, che si è conclusa felicemente con gli omaggi al cardinale Bassetti e il brindisi finale offerti dalla Cantina cooperativa Colli del Soligo.
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