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Provincia, OOSS: “La Politica della Marca batta un colpo”

I segretari generali: “Caos normativo sulla ridistribuzione delle funzioni dell’Ente. Posti di lavoro e servizi al capolinea, non è questa la seria riforma della PA che chiediamo da anni”

“La Delrio sembra essere carta straccia alla luce dei tagli previsti nella Legge di Stabilità. Norme che non prendono in considerazione i protocolli d’intesa a garanzia dei servizi e sulla salvaguardia dei posti di lavoro, infischiandosene totalmente del destino dei dipendenti pubblici e dei bisogni dei cittadini”. Queste le secche parole dei segretari generali di CGIL, CISL e UIL di Treviso, Giacomo Vendrame e Franco Lorenzon e Carlo Viel - determinati nel condannare le decisioni prese dal Governo centrale relativamente ai trasferimenti alle autonomie locali e alla riorganizzazione delle funzioni a oggi della Provincia e che dal 1° dell’anno non si sa ancora a chi andranno in capo.

“Se c’è ancora la Politica nella Marca batta un colpo – incalzano i vertici dei Sindacati della Marca – dove sono i politici  quelli che erano per l’abolizione della Provincia e anche chi era contro? Nessuno oggi, oltre alle forze sindacali, difende, senza strumentalizzazioni ma entrando nel merito delle questioni aperte, i lavoratori del Sant Artemio”.

“Da tempo i Sindacati chiedono insieme una riforma seria della Pubblica Amministrazione, coraggiosa e fatta di scelte importanti – aggiungono Vendrame, Lorenzon e Viel – che non ha nulla a che vedere con tagli lineari, blocco delle assunzioni e mancato rinnovo dei contratti. Ed è proprio dalla riorganizzazione delle funzioni della Provincia che si poteva avviare un percorso di messa in efficienza del sistema delle autonomie locali, e che guardasse anche all’aggregazione delle funzioni dei Comuni, destinando maggiori risorse, soprattutto umane, laddove gli enti locali sono in sofferenza e hanno la volontà di abbattere i costi di gestione. Ma anche altri sono i soggetti pubblici che oggi necessitano di aiuto in termine di forza lavoro – hanno sottolineato i segretari generali – e invece si mandano i lavoratori a casa e si lasciano scoperti i servizi sul territorio, si ingrossano le fila dei disoccupati, tra l’altro senza ammortizzatori sociali, e si complica la vita di utenti e cittadini che hanno bisogno di aiuto”.

“Se si doveva tagliare le Provincie per eliminare i costi della politica – rincarano le sigle sindacali – è incomprensibile perché si metta mano a servizi e si mandi in strada il personale. Chiediamo che chi è stato eletto in questo territorio, in tutti i fronti, si impegni a cambiare questo aspetto della Legge di Stabilità che tanto male sta facendo al Paese e alla Marca trevigiana. Per questi motivi – concludono le OOSS –  stamattina abbiamo sostenuto la mobilitazione dei dipendenti delle Province che si sono riuniti  al Sant Artemio,  per manifestare contro i tagli e l’incoerenza delle norme di riordino. Continueremo a fare pressione con gli amministratori e i rappresentanti politici per avviare un dialogo e un percorso di vera riforma e di tutela dei lavoratori.”

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