SANITÀ: Brescacin, dalla Regione oltre 95 milioni in tre anni per Rsa
Replica alle osservazioni delle opposizioni in consiglio regionale
“Gli ultimi tre anni sono stati particolarmente complessi per il settore del Sociale tutto e per quello delle Case di riposo in particolare: la pandemia prima, e la guerra in Ucraina poi, hanno aumentato i costi della residenzialità e dell’assistenza ai non autosufficienti. La Regione, nonostante le accuse prive di fondamento delle opposizioni, ne è ben consapevole, e nel triennio 2020-2022 si è spesa molto per porre rimedio a questa situazione e garantire il livello di assistenza, arrivando a investire circa 95 milioni di euro per le RSA. A questi si aggiungono ulteriori interventi normativi e legislativi che, se non portano una dotazione finanziaria in modo diretto, aiutano in maniera indiretta l’assistenza. Tutto ciò dimostra l’attenzione costante dell’amministrazione regionale verso i cittadini che hanno più bisogno di aiuto. Altro che chiedere aiuto al governo: in Veneto facciamo la nostra parte, anche là dove altri non lo fanno”. Sonia Brescacin (nella foto), presidente della Quinta Commissione consiliare e consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, interviene con queste parole al margine della discussione in aula sul progetto di legge statale per l’applicazione dell’IVA agevolata al 10% per l’erogazione di energia elettrica e fornitura di gas all’interno di strutture di accoglienza collettive quali centri di servizio case di riposo, residenze sanitarie assistenziali.
«Nel triennio 2020-2022 la Regione è intervenuta attraverso l’erogazione di contributi straordinari COVID pari a 40.436.749 euro. A questo si aggiunge l’aumento della quota sanitaria della retta da 49 a 52 euro, che ha inciso sulle casse regionali per 43.986.399 euro. Infine, con la legge di stabilità regionale 2023, la Regione del Veneto ha rideterminato nella misura del 3,9% l’aliquota IRAP per le IPAB, relativamente all’esercizio delle attività istituzionali, per un valore di circa 9 milioni di euro. Se a tutto ciò affianchiamo le azioni del governo, il confronto è decisamente sfavorevole: ricordiamo che lo Stato ha competenza sulla non autosufficienza e sul Sociale. I vari governi, e anche e soprattutto quelli di centro sinistra, nonostante la falsa narrazione dei consiglieri di minoranza, non hanno prestato la giusta attenzione al tema dell’autosufficienza. Lo stesso PNRR si è concentrato solo sull’assistenza domiciliare, tralasciando la residenzialità. Fortunatamente per le famiglie degli assistiti, la Regione del Veneto è stata attiva su questo fronte, e continuerà ad esserlo».
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento