"Ho una cosa importante da dirti, un invito da farti… mi sta a cuore che tu ti giochi bene la partita della tua vita, ne hai una sola!". Inizia così la lettera inviata dal Vescovo ai cresimati nel passato anno pastorale per invitarli a una festa tutta per loro in programma sabato 24 ottobre in Seminario a Vittorio Veneto. Ad aiutare ogni cresimato a giocare bene la propria vita c’è lo Spirito di Gesù che “è entrato in te e, come il vento a Pentecoste, soffia per rendere la tua vita più bella e gustosa”.
Ma “bisogna sciogliere le vele e tenerle sempre aperte e tese perché il vento dello Spirito ti possa dirigere sulla rotta giusta”. La festa – che ha come slogan “Vivere la cresima… con lo Spirito giusto, lo Spirito di misericordia” – è un’occasione per tendere al meglio le vele e “riprendere la vita quotidiana in modo nuovo, perché... nuova è soprattutto la forza che Gesù ti ha donato con la cresima”.
La festa – organizzata da Pastorale giovanile e vocazionale – inizierà alle 16 per concludersi alle 19. Questo il programma: alle 16 accoglienza festosa, con animazione di danze e simili, durante la quale ci sarà la possibilità di visitare alcuni stand…ini che presenteranno percorsi e iniziative per i giovani e per i gruppi parrocchiali; alle 16.50 trasferimento in aula magna, dove, dopo un breve video introduttivo, interverranno il Vescovo e alcuni coetanei dei cresimati; alle 17.30 in Cattedrale un forte momento di preghiera insieme e di invocazione dello Spirito; ritorno in Seminario per concludere con un po’ di festa e qualcosa da mangiucchiare insieme.
Le parrocchie sono invitate a comunicare la presenza e il numero (almeno approssimativo) dei partecipanti entro sabato 17 ottobre.
Per preparare i ragazzi all’incontro sarebbe bello chiedere loro una riflessione su cos’è la misericordia, e poi mandare via Whatsapp o Twitter o Facebook una breve definizione che cominci così “Misericordia è…” (140 caratteri) (riferimento Servizio diocesano di pastorale giovanile: www.pgw.org; don Andrea Dal Cin 329-8429041; pgvittorio@ gmail.com; [email protected]).
Federico Campodall'Orto
