Stop al "divieto di Cansiglio" per anziani, disabili e bambini piccoli
Le recinzioni elettrificate anti-caprioli hanno anche chiuso strade bianche e sentieri adatte a carrozzine e passeggini: come se il terreno demaniale sia stato di fatto privatizzato. Eppure basterebbe mettere dei tornelli...
Una passeggiata nella splendida piana del Cansiglio o in Valmenera? Per anziani con difficoltà motorie, persone con disabilità e famiglie con bambini piccoli, da due anni è impossibile. Perché sentieri e strade bianche sono chiusi da alti reticolati elettrificati. Come se il terreno demaniale fosse stato di fatto privatizzato.
Per questo 949 persone hanno firmato una petizione indirizzata a Veneto Agricoltura per chiedere il ripristino del libero passaggio nella Piana.
Le barriere bloccano l'accesso a sentieri e strade indicati come percorribili nelle cartine escursionistiche (come i sentieri M, N ,O e Q) ed a zone, come “Le Code”,tra i Pich e Malga Lissandri, o Valmenera, da sempre frequentate anche da famiglie con bambini e anziani o gruppi di persone con disabilità, perché raggiungibili anche con carrozzine o passeggini.
Le alte recinzioni elettrificate sono state erette per impedire a cervi e caprioli di raggiungere e danneggiare i pascoli. Ma la soluzione sarebbe semplicissima, segnalano i firmatari della petizione: installare tornelli che permettano il passaggio delle persone ma non degli animali e delimitare sui due lati i percorsi riaperti al transito dei pedoni.
Nessuno, chiarisce la petizione, chiede di rimuovere le barriere, né vuole mettere a rischio l'attività delle aziende agricole presenti in Cansiglio, ma certo si vuole garantire la fruizione rispettosa del Cansiglio, lungo percorsi da sempre calcati dall'uomo.
“Riteniamo che non vi sia alcuna valida giustificazione – si legge nella petizione - per negare la possibilità di percorrere a piedi la splendida Piana del Cansiglio; si parla in continuazione di valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico e culturale del Cansiglio, ed al contempo ne viene impedito l'accesso.
Siamo preoccupati e costernati che gli enti pubblici preposti a vigilare sul patrimonio di tutti abbiano permesso quello che appare essere un chiaro arbitrio a svantaggio della comunità”
La petizione è rivolta a Veneto Agricoltura, l'ente regionale che gestisce la foresta del Cansiglio, attraverso il suo commissario Giuseppe Nezzo ed è stata consegnata anche al presidente regionale Luca Zaia, al presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, al commissario per la Provincia di Belluno Vittorio Capocelli ed ai sindaci di Fregona, Tambre e Farra d'Alpago,
Coordinatori della petizione sono un gruppo di appassionati del Cansiglio: Gianni De Polo, Roberto Rigo e Stefano Michelet di Vittorio Veneto, Alessandro Magagnin e Tiziana De Conti di Fregona, Moreno Piccin di Anzano.
Tra i firmatari lo stesso sindaco di Fregona Laura Buso, ma anche e soprattutto molti famigliari di persone con disabilità, volontari ed operatori che lavorano con i disabili, che hanno vissuto direttamente l'esperienza, ci si augura temporanea, di vedere il Cansiglio diventare inaccessibile.
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