Domani - venerdì 8 settembre - alle 10.30 al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto va in segna uno spettacolo teatrale che è anche una lezione di storia, di cittadinanza attiva: si intitola “La scelta” ed è dedicato alla gioventù di Tina Anselmi realizzato per la Cisl del Veneto da Artivarti, associazione culturale di Portogruaro. A promuovere l’evento è la Femca Cisl Belluno Treviso, la federazione della chimica, della moda e del tessile della Cisl.
«Tina Anselmi, staffetta partigiana già da quando aveva 17 anni – spiega il segretario generale della Femca locale Gianni Boato –, è stata la prima donna ministro in Italia e infaticabile sostenitrice in Parlamento delle leggi che hanno cambiato il diritto al lavoro per le donne, oltre che una nostra dirigente sindacale. Nel dopoguerra è stata a fianco delle lavoratrici del settore tessile, contribuendo a fondare la Cisl e la Federazione tessile nel nostro territorio. Per ricordare questa grande donna, le sue esperienze e le scelte che la portarono da giovanissima a schierarsi accanto ai più deboli, alle donne, ai lavoratori e alle lavoratrici, abbiamo deciso di promuovere lo spettacolo tratto dal libro di Mauro Pitteri “La giovane Tina Anselmi”».
E' un evento a ingresso gratuito al quale sono invitati i delegati e le delegate, gli iscritti Cisl e i rappresentanti delle diverse federazioni, ma anche tutto il mondo dell’associazionismo, del volontariato e dell’impegno sociale. A tutti gli adulti viene chiesto di recarsi a teatro accompagnati dai familiari giovani, in particolare i figli o nipoti dai 14 ai 23 anni, «per far loro conoscere e ricordare la figura di Tina Anselmi – spiega Boato –, testimonianza della dedizione verso gli altri, dell’impegno nel sindacato, nella vita politica e nell’associazionismo».
Nello spettacolo, la Anselmi, interpretata da Martina Boldarin (nella foto), spiega le sue scelte di ragazzina: quella di partecipare attivamente alla Resistenza e poi di diventare sindacalista delle lavoratrici delle filande. Lo fa con il racconto degli episodi, drammatici e comici, che hanno segnato la sua gioventù, dalla ribellione alla educazione scolastica fascista alle prime lotte sindacali per le quali venne arrestata. In contrappunto, una ragazzina di oggi della sua stessa età, con le sue indecisioni sia sulle scelte più banali (cosa mangiare) che su quelle più importanti, come il lavoro.
Lo spettacolo, replicato in numerose città del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ha ottenuto un grande riscontro da parte dei pubblici più diversi: dagli studenti delle scuole superiori incantati dalla storia personale di Anselmi, agli anziani militanti sindacali per i quali “la Tina” era un riferimento sicuro, specie nelle battaglie per l’emancipazione delle donne lavoratrici.