TREVISO: Coldiretti aiuta cinquanta famiglie
Con 40 chili di cibo di Campagna Amica
50 famiglie trevigiane in difficoltà verranno aiutate direttamente da Coldiretti Treviso e da Consorzi Agrari D’Italia con la consegna di 40 kg di cibo di Campagna Amica ad ognuna di loro. In queste ore, infatti, i Capi Zona di Coldiretti Treviso si sono attivati presso le amministrazioni comunali ed i propri associati per tessere una rete solidale che possa intercettare le famiglie bisognose dei rispettivi territori. “E’ un’iniziativa straordinaria che coinvolge tutti i comuni del nostro Paese e tutte le sedi di Coldiretti che è stata possibile grazie al management di Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e della stessa Coldiretti che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari a favore di una operazione di solidarietà importante per gli agricoltori e per i tanti cittadini che in questo momento si trovano in difficoltà anche per mangiare. Il cibo donato è quello garantito da Campagna Amica con certezza di origine e di salubrità. Il vero made in Italy”. Si tratta, quindi, della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento. Il Covid ha inciso sulle azioni benefiche con oltre un italiano su tre (34%) che ha dovuto rinunciare o ridurre nel 2020 la solidarietà dopo averla fatta negli anni scorsi.
In Veneto sono circa 97mila gli indigenti che si rivolgono alle mense pubbliche organizzate dagli enti preposti. A causa dell’emergenza sanitaria il disagio sociale è aumentato con un incremento del 30% di nuovi poveri. Il quadro regionale è rappresentato da nuove figure di indigenti. C’è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che si sono fermate. Persone e famiglie che mai prima d’ora hanno sperimentato condizioni di vita così problematiche tanto da dover ricorrere alle forme di solidarietà.
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