Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere ha assegnato oggi, in una cerimonia tenutasi a Roma, presso il Senato della Repubblica, i Bollini Rosa per il biennio 2022-2023 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in un’ottica di genere.
Complessivamente l’Ulss 2 ha ottenuto, per la prima volta il massimo punteggio in tutti gli ospedali, conquistando complessivamente, 18 Bollini Rosa, tre per ciascun presidio ospedaliero della Marca: Treviso, Oderzo, Montebelluna, Castelfranco, Conegliano e Vittorio Veneto.
“E’ un riconoscimento che per noi è motivo di orgoglio in un periodo difficile che vede il personale in prima linea - dichiara Francesco Benazzi, direttore generale -. Dietro i 18 Bollini c’è un grandissimo lavoro fatto e questo en plein conferma l’attenzione delle nostre strutture nei confronti delle donne. Attraverso l’attivazione di servizi dedicati siamo riusciti a garantire percorsi dedicati alla donna anche durante la pandemia. Un ringraziamento particolare va a tutte le nostre pazienti così come a tutti gli operatori coinvolti nelle varie iniziative”.
L’Ulss 2 ha aderito con successo a tutte le iniziative dedicate al Progetto Onda, anche durante la pandemia, con lo scopo di avvicinare le pazienti alle cure tramite l’offerta di visite gratuite e servizi informativi, avvicinando l’utenza alle cure più appropriate attraverso iniziative mirate, dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione della popolazione femminile, organizzate in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie e iniziative nazionali.
Negli eventi del Progetto Onda, coordinato a livello aziendale da Francesca Dallago, sono stati coinvolti i professionisti dei vari Servizi, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione per l’assegnazione dei Bollini Rosa vi sono: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
(fonte: comunicato stampa)