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VENDEMMIA 2024: "Servono piante più resilienti per affrontare il cambiamento climatico”

L'auspicio del presidente di UVIVE Pierclaudio De Martin

VENDEMMIA 2024: "Servono piante più resilienti per affrontare il cambiamento climatico”

“Nonostante il primo periodo di piogge e a seguire i picchi di caldo in estate, la vendemmia di quest’anno è andata meglio del previsto”. Ad affermarlo è Pierclaudio De Martin, Presidente di UVIVE, l'Unione consorzi vini veneti Doc e Docg.

“La vite ha dimostrato di essere una pianta resiliente, ma la viticoltura è sempre più (e sempre più sarà) ostaggio del meteo – commenta De Martin –. La sfida sarà quella di riuscire a trovare, attraverso la ricerca, dei cloni o portainnesti che siano adatti a varie condizioni climatiche. Servirebbero piante più resistenti alla siccità e allo stress idrico – e questo è già stato fatto –, ma contemporaneamente anche agli eventi meteo estremi, come precipitazioni intensissime in un breve lasso di tempo: sono due situazioni diametralmente opposte che tuttavia nel corso dell’anno si sono presentate una di seguito all’altra, mettendo in difficoltà la maturazione dei grappoli e in generale la salute delle viti”.

“Il cambiamento climatico va affrontato il prima possibile con il supporto della ricerca – conclude il presidente UVIVE De Martin –: il futuro del mondo vitivinicolo veneto dipende anche da questo”.

VENDEMMIA 2024: "Servono piante più resilienti per affrontare il cambiamento climatico”
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