VENETO: PagoPa, strumento da rivedere
Lo chiede il consigliere regionale Tomas Piccinini
“Il principio con cui si è attivata PagoPa, la piattaforma di pagamento per la Pubblica Amministrazione, è più che condivisibile perché risponde alla progressiva digitalizzazione di tutti i sistemi. Ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte a quello che succede: tanti cittadini lamentano i costi di commissioni che prima, pagando con i sistemi tradizionali, non c’erano. Si arriva a paradossi come il dover versare alla scuola 4 euro di contributo per una determinata attività con l’aggiunta di euro 2,50 di commissioni”. A dirlo il consigliere regionale Tomas Piccinini, presidente di Veneta Autonomia.
“Il 23,8% della popolazione dato del 2022, - commenta Piccinini - risulta formata da persone con più di 65 anni. Tra queste non è difficile immaginare che ve ne siano molte poco abituate all’utilizzo delle nuove tecnologie; così come ve ne saranno altre con problemi di mobilità che complicano il dover uscire di casa per recarsi presso l’ente impositore per avere copia stampata del bollettino. Tutti questi aspetti, - sottolinea il presidente di Veneta Autonomia - stanno a dimostrare le contraddizioni di un sistema che nasce per essere più semplice ma che risulta invece più complesso e oneroso. Per questi motivi, pur condividendo il percorso di digitalizzazione intrapreso, ho voluto interessare la Giunta della nostra Regione attraverso la presentazione di una mozione affinché intervenga per correggere queste criticità e prendendo come riferimento le somme inferiori ai 20 euro. Chiedo, pertanto, che per questi pagamenti si possano eliminare le commissioni e che per il cittadino rimanga la possibilità di pagare questa cifra anche attraverso le modalità tradizionali”, conclude Piccinini.
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