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VENETO: occupazione in agricoltura per oltre 67 mila lavoratori

Treviso e Verona principali poli di attrazione occupazionale

VENETO: occupazione in agricoltura per oltre 67 mila lavoratori

Nel Veneto, il numero degli occupati in agricoltura nel 2019 è cresciuto di +1.350 unità, un dato marginale nel contesto economico generale (+13.865 nel settore dei servizi; +9.950 nell’industria), che si accompagna con le 78.930 assunzioni, pari al 9,8% del totale, in calo del 3,2% rispetto al 2018.

E’ questo il dato più eclatante che emerge dall’analisi svolta da Veneto Agricoltura (https://bit.ly/2OkkqDp ) sulla base dei dati resi disponibili da Veneto Lavoro, agenzia della Regione Veneto, relativi l’occupazione nel settore primario nel 2019.

Più in dettaglio, dall’analisi dei dati distinti per fascia di età emerge un incremento maggiore delle assunzioni nella fascia dei “giovani” (15-29 anni), in crescita del +6% rispetto all’anno precedente, anche se in termini assoluti è la fascia degli “adulti” (29-55) a registrare il maggior numero di assunzioni nel settore agricolo (pari a circa 39.100 unità), circa il 50% del totale.

A livello provinciale sono soprattutto Verona e Treviso, con dei forti incrementi stagionali nel terzo trimestre, a realizzare la quota maggiore di assunzioni, pari a circa la metà di quelle complessive realizzate nel settore agricolo veneto.

Secondo i dati ISTAT (Indagine sulle forze lavoro) riguardanti i livelli di occupazione di tipo dipendente ed indipendente in Veneto, sempre nel 2019, risultano essere occupati nel settore agricolo 67.436 lavoratori. Pur rappresentando un incremento rispetto alla decrescita registrata negli ultimi tre anni, rimane tuttavia un valore inferiore di circa 5.000 unità rispetto al dato del 2016 e del 27% rispetto all’anno 2000. Tuttavia, nell’ultimo decennio (2009-2019), nel Veneto si registra un aumento degli occupati agricoli pari al 20,5%, superiore all’8,5% nazionale.

Da parte sua, l’impiego femminile in agricoltura ha conosciuto, in quest’ultimo decennio, una riduzione del -3,6% in Italia e un aumento del +23,3% in Veneto, a fronte di un aumento degli occupati maschi rispettivamente del 13,4% e 19,5%.

Distinguendo per posizione professionale, in Veneto il numero di lavoratori indipendenti cresce, a differenza di quanto accade mediamente a livello nazionale (-5,1%) mentre cala il numero di occupati dipendenti. Dopo aver quasi raggiunto una parità fra occupati dipendenti ed occupati indipendenti in Veneto (nel 2016 rispettivamente pari al 44% e al 56%), negli ultimi anni è tornato ad allargarsi il divario tra le due tipologie e, nel 2019, gli indipendenti rappresentano una quota del 73,7% del totale degli occupati agricoli, rispetto alla quota del 26,3% dei dipendenti. E’ questa una caratteristica particolare dell’occupazione agricola veneta rispetto alla realtà nazionale.

livello territoriale, si riprende la provincia di Vicenza (+177,8% degli occupati, trainata soprattutto dall’aumento degli indipendenti); si inverte anche la decrescita degli occupati indipendenti a Rovigo (+35% nel 2019, in un decennio in cui si registra un -50,3%), in parte compensata però dalla diminuzione degli occupati dipendenti. Nel complesso, Verona e Treviso si confermano comunque le due principali province per numero di occupati, rispettivamente con una quota del 48,8% e del 18% del totale.

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