VENETO: serve gente per la vendemmia
L'appello di Coldiretti, dopo l'ordinanza sugli stagionali dell'Est
"Sono oltre 14mila gli stagionali agricoli che arrivano ogni anno dalla Romania e Bulgaria in Veneto. Il picco degli ingressi è nel terzo trimestre, periodo dedicato ai lavori nei vigneti dove con l'inizio della fase della vendemmia solo a Verona e Treviso si contano circa 4mila presenze". E’ quanto afferma la Coldiretti Veneto in riferimento all’ordinanza che dispone la quarantena per i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria firmata dal ministro della Salute a seguito dell’aumento dei contagi nei due Paesi.
"Si tratta spesso – continua la Coldiretti – delle medesime persone che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese. Una possibilità che consente di garantire professionalità ed esperienza alle imprese agricole italiane con le quali si è creato un rapporto di fiducia. Molti di questi lavoratori si trovano già in Italia anche se permane una preoccupazione che il vincolo della quarantena limiti gli arrivi per la raccolta di uve come Pinot Grigio e Chardonnay che tradizionalmente iniziano ad agosto e continua in un percorso che – precisa Coldiretti Veneto – prosegue a settembre con il Glera (Prosecco) Merlot, Cabernet e gli autoctoni come la Garganega (Soave), i grappoli dei grandi rossi della Valpolicella (Corvina, Rondinella e Molinara) fino ad ottobre inoltrato (Raboso del Piave e veronese) che aspettano addirittura novembre per maturare.
In questo contesto sarebbe importante un intervento urgente con una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà. I voucher sono stati per la prima volta introdotti in Italia proprio solo per la vendemmia nell'agosto 2008, con l'obiettivo ridurre la burocrazia nei vigneti e dare una possibilità di integrazione del reddito a studenti e pensionati che sono andate perdute in seguito all’abrogazione dovuta ai casi di abuso favorito ad un eccessivo allargamento ad altri settori e che in realtà non hanno riguardato il settore agricolo".
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