VENETO verso i 100mila ettari di vigneto
Terza potenza mondiale per valore dell’export
Con già oltre 94mila ettari di superficie vitata, il Veneto si candida a raggiungere quota centomila e diventare regione prettamente vitivinicola. A confermare il trend positivo del settore anche i numeri presentati da Denis Pantini responsabile dell'area agroalimentare di Nomisma che ammette che il valore regionale dell'export pari a 2,2 miliardi dell'anno scorso ha superato di gran lunga le cifre del Cile e dell'Australia. “A tutti gli effetti – ha detto – è la terza potenza mondiale per valore dell’export. Sui consumi internazionali non c’è storia – ha continuato - i giovani nel mondo cercano le bollicine 'facili' soprattutto nel tempo libero, durante l'happy hour apprezzando lo spumante in compagnia”.
Su questo fenomeno la risposta locale c'è tutta e la spinta arriva dalla costante crescita dovuta per lo più alle varietà Glera-Prosecco (+167%) e Pinot Grigio (+132,6%), in controtendenza rispetto al trend nazionale, che nel 2018 ha segnato un -8,7% rispetto al 2009. Per quanto riguarda la vendemmia 2019, sicuramente di buona qualità, si stima una produzione di uva di 12,9 milioni di quintali, in calo (-13,2%) rispetto all’abbondantissima raccolta del 2018.
Le anticipazioni di Veneto Agricoltura in occasione del report annuale hanno caratterizzato il convegno di Coldiretti Veneto svoltosi oggi a Mestre all’Università di Cà Foscari sul tema “Conservare le dimensioni produttive e crescere in valore è una sfida possibile”. I lavorI sono stati salutati dal Presidente regionale Daniele Salvagno, dalla Professoressa del Dipartimento di Management Christine Mauracher e coordinati dal direttore di Coldiretti Veneto Pietro Piccioni.
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