Veneto. Incidenti stradali in calo
I dati del primo semestre del 2014 segnalano un calo dei sinistri.
I dati provvisori relativi al primo semestre 2014 confermano la diminuzione del fenomeno dell’incidentalità stradale in Veneto, che si attesta su base regionale a -4,8% per il numero di incidenti, a -4,7% per il numero dei feriti e a -2,2% per il numero dei morti. L’elaborazione periodica rientra nell’ambito dell’attività della Regione del Veneto (Sezione Sistema Statistico Regionale) di coordinamento della rilevazione dell’incidentalità stradale, in collaborazione con la Sezione Infrastrutture, Veneto Strade spa, le Province e con la partecipazione diretta della Polizia Stradale, dei Carabinieri e delle Polizie Locali. Secondo la tempistica stabilita dal Protocollo d’Intesa nazionale con i Ministeri competenti, i dati provvisori giunti al Centro di Monitoraggio regionale sono stati inviati ad ISTAT per le successive lavorazioni.
La comparazione tra i dati definitivi del primo semestre 2013 e i dati provvisori del primo semestre 2014, pur con l’opportuna cautela di ordine metodologico legata alla differenza tra i dati 2013 ormai consolidati e quelli 2014 più soggetti a ulteriori integrazioni connesse al completamento delle pratiche amministrative gestite dai soggetti rilevatori, mostra che prosegue la tendenza alla diminuzione sia del numero degli incidenti che di quello dei feriti e dei morti, trend già registrato negli anni precedenti.
“Si tratta di analisi importanti – commenta il vicepresidente della Regione Marino Zorzato – per la pianificazione delle azioni. Il numero di incidenti va messo in relazione anche all’intenso uso del mezzo privato per recarsi al lavoro o nel luogo di studio. Dall’incrocio con altri dati emerge, infatti, che l'automobile resta la scelta più diffusa in Veneto: la usa il 50% dei residenti come conducente e il 14% come passeggero. Soltanto il 14,2% utilizza i trasporti pubblici o privati collettivi come treno, tram, metropolitana, pullman; il 3% ricorre ai mezzi a motore a due ruote (motocicletta, ciclomotore e scooter) e un altro 7% va in bicicletta. In questo quadro meglio si comprende anche la scelta della Regione di dare ampio spazio nella ripartizione delle risorse assegnate al Veneto dal CIPE con il Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 agli investimenti per favorire la mobilità collettiva in ambito urbano, suburbano ed extraurbano. A questi vanno aggiunti i fondi messi a bando per la realizzazione di piste ciclabili”.
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