DIOCESI: la fede si vive insieme
Riflessione di don Paolo Astolfo per la Giornata per le vocazioni
In un’epoca - come la nostra - caratterizzata da un forte individualismo e in un contesto - com’è quello della pandemia - in cui siamo stati costretti a vivere “a distanza” molti appuntamenti della nostra vita quotidiana, dal lavoro alla scuola, dalle relazioni amicali alle celebrazioni eucaristiche, lo slogan - “La santificazione è un cammino comunitario, da fare a due a due” (Gaudete et exsultate, 141) - e l’immagine (un’orchestra!) scelti per questa 58ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni possono sembrare alquanto fuori luogo e non attenti alla situazione presente.
Eppure, sono un appello di forte attualità! Ce lo siamo ripetuti più volte in questo anno: non siamo fatti per vivere da soli! E così anche i nostri cammini di fede le nostre scelte di vita non sono fatte per uomini e donne solitari. Già un documento di qualche anno fa (il 1997, per la precisione), che conserva ancora la sua freschezza, diceva che “l’originalità della vocazione cristiana è far coincidere il compimento della persona con la realizzazione della comunità” (Nuove vocazioni per una nuova Europa, 18).
Per quanto affascinante possa essere il canto o la sonata di un solista, per quanto rilassante possa essere una camminata in solitudine, noi siamo fatti per cantare, suonare, camminare... assieme! Solo nella misura in cui ognuno fa la sua parte, ascoltando il ritmo o il passo del fratello, l’armonia è assicurata e la meta è raggiunta.
Andando fuori dalla metafora, ciò significa che ogni vocazione nella Chiesa (sia essa al matrimonio o al ministero ordinato; alla vita consacrata, religiosa o alla missione) contribuisce a far crescere la comunione e l’amore nella Chiesa, ma allo stesso tempo questo comporta che non si dia autentica vocazione che non provenga da una genuina esperienza di vita nella comunità cristiana.
Le iniziative di preghiera e di riflessione che il Centro Diocesano Vocazioni metterà in atto da questa domenica e per le prossime settimane vogliono essere proprio uno stimolo per tutta la nostra Chiesa diocesana a riprendere consapevolezza della sua capacità (e del suo dovere!) di generare i propri figli non solo alla fede, ma anche di accompagnarli a vivere la vocazione specifica di ciascuno e quella di tutti alla santità. Insieme!
Per tutti risuonino le parole di papa Francesco nel messaggio per questa giornata: «Che bell’esempio di vita cristiana offriamo quando non inseguiamo ostinatamente le nostre ambizioni e non ci lasciamo paralizzare dalle nostre nostalgie, ma ci prendiamo cura di quello che il Signore, mediante la Chiesa, ci affida! Allora Dio riversa il suo Spirito, la sua creatività, su di noi; e opera meraviglie, come in Giuseppe».
Don Paolo Astolfo
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