“La chiesa di Tunisia, quasi completamente priva di strutture materiali, continua a rimanere, pur nella piccolezza che la caratterizza, un segno efficace del Vangelo. È ciò a cui anche noi siamo chiamati: riscoprire continuamente l’essenziale della nostra fede, confermarci su di esso e viverlo a qualunque costo. Anche se fosse necessario affrontare il martirio. Non è, normalmente, questo il nostro caso. E tuttavia dovremmo vivere e testimoniare la nostra fede, come se questo mettesse in gioco la nostra vita. Questo fa la differenza”.
È un passaggio della riflessione del vescovo Corrado Pizziolo dopo il pellegrinaggio diocesano di fine anno a Tunisi. Sul prossimo numero dell'Azione un intervento del vescovo di Tunisi mons. Ilario Antoniazzi, originario di San Polo di Piave.