CONEGLIANO: 75 pranzi di Natale donati!

Settantacinque pranzi di Natale alle persone in difficoltà economica è il dono che l’associazione di ex studenti Mitica 5A 1981 del liceo scientifico di Conegliano ha preparato per allietare queste feste. I buoni sono stati consegnati all’assessorato per le politiche sociali del comune di Conegliano perché, per la privacy, i dati delle persone coinvolte non possono essere resi noti. Così è stato l’ufficio stesso a contattare famiglie, coppie o singoli, i quali hanno ritirato i buoni contrassegnati dal logo dell’associazione e del supermercato Cadoro, partner dell’iniziativa. Il buono consente di prendere gratuitamente un pasto completo composto da antipasto, primo, secondo, contorni e un pandoro, nei giorni del 23 e 24 dicembre pomeriggio alla Cadoro. «I pasti li abbiamo regalati grazie ai proventi ricavati dal concerto The Colours of Gospel, organizzato il 27 novembre, e con l’aiuto degli sponsor - spiega Rossana Billi, presidente della Mitica 5A - e noi abbiamo voluto aggiungere il dolce».

Anche quest’anno l’associazione, che nasce proprio grazie alla sensibilità per le iniziative solidali dei soci, è riuscita nel non facile compito di alleviare, con un gesto concreto, le sofferenze di chi vive, suo malgrado, in povertà.

Il prossimo obiettivo è l’avvio del progetto “Piccoli aiutanti crescono”, un’idea confezionabile in moduli dedicata ai ragazzi, proponendo loro di partecipare ad alcuni laboratori, per esempio di ceramica, musica e fotografia, volti a creare lavori da poter vendere per ricavare fondi destinati alla beneficenza, in una logica di “applicazione concreta” al volontariato. «È un progetto che piace molto, ma richiede un grande impegno - dice la presidente -. Abbiamo chiesto al comune un paio di sale per fare i laboratori e stiamo aspettando la risposta. Cerchiamo anche degli sponsor che ci aiutino a sostenere le attività previste per i vari moduli».

Ci sono altre iniziative che si concretizzeranno nel 2023, sempre legate al sostegno di bambini e famiglie in difficoltà, per cui in futuro si sentirà ancora parlare di questa tenace e generosa associazione.

Chiara Dall’Armellina