CONEGLIANO: raccolta farmaci, coinvolgere le farmacie

Coinvolgere le farmacie del territorio nel recupero dei farmaci validi non scaduti. A questo sta lavorando il dispensario farmaceutico della Caritas avviato a Casa Toniolo di Conegliano. Un’attività consentita e regolamentata dalla Regione Veneto già dal 2014 nelle Linee guida per il corretto svolgimento delle attività di restituzione, donazione e recupero di medicinali in corso di validità ai fini del loro riutilizzo. Al punto 4.3.1 di tali Linee guida si legge: “I punti di raccolta possono essere collocati presso le farmacie ospedaliere della Aussl, Ao, Aoui, Irccs, ospedali privati accreditati e presso le farmacie pubbliche e private convenzionate. I punti di raccolta dovranno essere dotati di specifico contenitore. Presso i punti di raccolta dovranno essere presenti operatori qualificati (medico, farmacista o infermiere) che si incaricheranno delle operazioni di raccolta, verifica e recupero. L’operatore sanitario provvederà ad effettuare comunque una prima selezione delle confezioni (...)”.

Per rendere operativa tale previsione regionale sono necessari accordi tra le Ulss e i farmacisti - a livello di ordine e di sindacati - per definire ruoli, compiti e responsabilità nella fase di raccolta e di trasporto.

In alcune zone del Veneto e in altre regioni tale servizio di raccolta in farmacia è già operativo. In provincia di Padova e Verona, ad esempio, abbiamo farmacisti che hanno collocato nelle loro strutture i contenitori del Banco Farmaceutico per il recupero di farmaci non scaduti con almeno 8 mesi di validità correttamente conservati. In Emilia Romagna è partita un’iniziativa analoga denominata “Farmaco Amico” e sostenuta da Hera e Università di Bologna: l’ultimo report parla di 33 mila confezioni di farmaci raccolte in 156 farmacie per una media di 221,5 confezioni per farmacia per anno conferite.

La partecipazione delle farmacie all’operazione di recupero farmaci consentirebbe al dispensario di offrire un servizio ancora più puntuale oltre a promuovere una cultura del riutilizzo di prodotti che hanno un costo significativo per il cittadino e lo Stato. Al 31 ottobre scorso al dispensario sono state conferite 11.825 confezioni di farmaci e di queste 9.464 erano valide (lo scarto è quindi del 20%), per un valore di farmaci entrati pari a 195 mila 801 euro. Le confezioni valide sono state donate a privati e, soprattutto, a utenti dell’Ulss 2. FC