S. PIETRO DI FELETTO: 29.000 euro per Sammy Basso
Grazie all'impresa della "Squadra Fortissimi"
Dal Muro di Ca’ del Poggio al Mûr-de-Bretagne: la “Grande Impresa” si è conclusa il 19 agosto scorso, quando cinque ciclisti trevigiani della “Squadra Fortissimi” - Piero Chiesurin, Filippo De Luca, Luca Dell’Armellina, Giandomenico Santarossa e Romeo Bissoli, con il supporto di Bruno Mariotto e Francesco Bet - hanno completato il lungo viaggio dall’Italia alla Francia iniziato una settimana prima.
Ad un mese dal termine della “Grande impresa”, in occasione di una serata di gala a Ca’ del Poggio, la Squadra Fortissimi ha consegnato all’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus, A.I.Pro.Sa.B., il ricavato di tanta fatica: un assegno di oltre 29 mila euro (29.380,02 euro, per la precisione) che andrà a finanziare la ricerca sulla progeria, la rara sindrome dell’invecchiamento precoce di cui soffre il 25enne vicentino.
“Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita di quella che, giustamente, è stata chiamata la ‘Grande Impresa’: la Squadra Fortissimi che ha speso fatica e sudore per completare le sette tappe dall’Italia alla Francia, ma anche gli organizzatori, gli sponsor e chi, attraverso donazioni spontanee, ha voluto partecipare a questa splendida avventura acquistando una parte dei 1700 chilometri del viaggio dal Muro di Ca’ del Poggio al Mûr-de-Bretagne. Grazie per aver creduto in questi formidabili ciclisti e nella loro missione”, ha detto Sammy Basso in occasione della consegna dell’assegno.
Tra i presenti alla serata, i ciclisti Sacha Modolo, Andrea Vendrame e Davide Cimolai, l’ex pro’ Franco Pelizzotti, il sindaco di San Pietro di Feletto, Maria Assunta Rizzo, il consigliere regionale Tommaso Razzolini, il direttore dell'Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Giuliano Vantaggi, e i rappresentanti delle aziende e delle associazioni partner della “Grande Impresa”.
"La Grande Impresa - ha commentato Giuliano Vantaggi - è un progetto importante che testimonia l'attenzione del territorio per sostenere l'Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus. Uniti si vince e vedere che questo progetto ha unito tante persone verso un unico obiettivo è molto importante. Come Associazione vogliamo porgere un ringraziamento agli organizzatori per averci coinvolto in questa grande iniziativa".
Piero Chiesurin, Filippo De Luca, Luca Dell’Armellina, Giandomenico Santarossa e Romeo Bissoli sono partiti venerdì 13 agosto dal Muro di Ca’ del Poggio e, a conclusione di un tragitto in bicicletta di 1.704 chilometri, attraversando anche Austria e Germania, si sono arrampicati sul Mûr-de-Bretagne, storica ascesa gemellata con il Muro di Ca’ del Poggio e con il Muro di Grammont, l’altrettanto celebre “dente” del Giro delle Fiandre.
“I cavalieri dal sorriso verticale”, li ha definiti Sammy Basso. La loro giornata tipo, durante la “Grande Impresa”, prevedeva sveglia alle 6.30, colazione alle 7 e partenza in bicicletta alle 8. Alle 18.30 la conclusione della tappa, alle 20 il collegamento Instagram con Sammy Basso, alle 20.30 la cena e alle 21.30 il sospirato riposo. I numeri della Grande Impresa? 1.704 i chilometri percorsi, 14.451 metri il dislivello complessivamente superato, 62 ore e 25 minuti il tempo trascorso in bicicletta, 243 i chilometri percorsi mediamente ogni giorno, 27 chilometri all’ora la velocità media tenuta giornalmente.
In cima al Mûr-de-Bretagne i cinque ciclisti trevigiani sono stati accolti dalle massime autorità della vicina città di Guerlédan, a partire dal sindaco Hervé Le Lu. Un arrivo con tutti gli onori, prima di trasferirsi in municipio dove la festa è proseguita in un clima di grande cordialità e dove Piero Chiesurin, “capitano” della “Squadra Fortissimi” ha consegnato al sindaco Le Lu il terzo trofeo realizzato dal maestro Marco Varisco e inviato agli amici francesi dalla città di San Pietro di Feletto. In precedenza, analoghe opere erano state consegnate alle autorità di Orleans, città gemellata con Treviso dal 1959, e di Epernay, cuore della regione dello Champagne, suggellando il simbolico incontro fra i territori Unesco del Prosecco e del pregiato vino francese.
In tantissimi hanno seguito a distanza, tramite i social, il viaggio dall’Italia alla Francia. E alla fine la generosità di aziende, associazioni e semplici appassionati ha prodotto un tangibile aiuto per la ricerca. Sull’ideale traguardo del Mûr-de-Bretagne ha trionfato la solidarietà.
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