ALTAMARCA: sta per iniziare la vendemmia
Il clima è da anni la grande sfida dei viticoltori
Redazione Online
01/09/2024

I viticoltori e produttori del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, stanno per dare inizio alla vendemmia, il momento che ripaga il viticoltore dopo un anno di fatiche a cui si preparano per un anno intero. Portare uve sane e ricche in cantina è il primo passo per una produzione di qualità destinata a raggiungere tutti i Paesi del mondo.

Il clima è da anni la grande sfida dei viticoltori che ormai però denotano abilità e preparazione tecnica nell’affrontare eventi anche estremi ma che non sono più da considerarsi rari.

Da un punto di vista metereologico il 2024 è stato caratterizzato da una primavera molto piovosa, in particolare i mesi di aprile e maggio. Analizzando i dati a disposizione, si evidenzia che dal 1959 a oggi si contano quattro annate in cui il bimestre aprile e maggio risulta particolarmente piovoso e sono il 2013, 2019, 2021 e quast’anno. È evidente che il fenomeno, oltre che essere recente, evidenzia una tendenza di cui se ne deve prendere atto. Più nel dettaglio, i mesi in questione sono stati caratterizzati da un elevato numero di eventi piovosi superiori ai  50 mm ovvero il triplo rispetto alla media. Le conseguenze sulla vite naturalmente sono immediate. La pioggia, associata alle basse temperature, ha però frenato l’eccesso vegetativo della pianta ma non ha evitato frequenti fenomeni di microfrane in particolare sulle Rive. Contro questo fenomeno franoso, il Consorzio sta mettendo in cantiere un progetto per risistemare i versanti più interessati a questo fenomeno con sistemi di ingegneria naturalistica e così per rendere al più presto sicure e produttive le preziose Rive.

Un altro fenomeno meteorologico recente e che impatta sulle uve sono le “notti tropicali” ovvero notti che superano i 20°C in un contesto climatico in cui durante il giorno si superano i 30°C addirittura si registrano più di 15 giorni, sino ad oggi, con giornate superiori ai 35° C. Queste temperature, e in particolare le notti troppo calde, hanno portato a registrare nel mese di luglio e nei primi giorni di agosto un’acidità inferiore alle attese. Ad oggi dalle analisi sulle uve emerge una situazione tornata nei parametri utili alla raccolta, che comunque sarà anticipata proprio per assicurarsi di portare in cantina uve che presentino un corretto equilibrio tra acidità, e quindi freschezza, e grado zuccherino.  In termini di produzione ci aspettiamo una raccolta ovviamente non superiore ai limiti posti dal disciplinare dovuto a grappoli spargoli e acini di dimensioni inferiori conseguenze entrambe delle condizioni metereologiche che le viti hanno vissuto.