SERNAGLIA: 4 Novembre, il messaggio del sindaco
Il grazie a Forze Armate, Forze dell'ordine e Protezione civile
Si sono svolte domenica 8 novembre a Fontigo, Falzè di Piave e Sernaglia le cerimonie per il 4 Novembre, giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, organizzate dall'Amministrazione comunale con le associazioni combattentistiche e d'arma, quest'anno in forma ridotta a causa delle misure di contenimento della diffusione del coronavirus.
Ecco il discorso inviato ai partecipanti dal sindaco Mirco Villanova: “Eravamo abituati a celebrare questa ricorrenza con cerimonie religiose e civili che vedevano protagonisti anche gli alunni delle nostre scuole. Le restrizioni in vigore in questo tempo di pandemia, che si protrae ormai dall'inizio del 2020 e che purtroppo non ha ancora una data di conclusione, ci costringono a celebrare una delle date più significative della storia patria in modo diverso. Ci dispiace molto non potere avere qui al completo le nuove generazioni, alle quali tutti noi siamo chiamati a trasmettere le esperienze e i valori che i nostri avi, alcuni dei quali protagonisti di battaglie come quella della Sernaglia che abbiamo ricordato nelle scorse settimane, ci hanno trasmesso con il loro coraggio e il loro senso del dovere.
In tante Città d'Italia il 4 Novembre è stato celebrato solennemente, sia pure in forma ridotta. Oggi lo facciamo anche noi, consci che sia necessario dare ad ogni costo continuità al racconto di una Guerra che sconvolse le nostre comunità. Dopo una serie lunghissima di lutti e danneggiamenti, tuttavia, il nostro popolo è riuscito a rialzarsi cercando di costruire un futuro migliore. Sono passati 102 anni dal giorno in cui il Generale Armando Diaz firmò il Bollettino della Vittoria, che iniziava così: “La guerra contro l'Austria – Ungheria che, sotto l'alta guida di Sua Maestà il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta”. Parole che sono passate alla storia ma che appartengono a un'epoca molto diversa da quella attuale: oggi l'Italia è una repubblica, stiamo vivendo un lungo tempo di pace e il nostro Esercito è impegnato su nuovi fronti, si veda ad esempio l'impegno del personale medico delle Forze Armate nell'esecuzione di tamponi per l'individuazione del coronavirus, in aiuto al personale delle aziende sanitarie locali, anche a pochi chilometri dal nostro Comune.
I nostri e le nostre connazionali che vestono la divisa grigioverde hanno saputo aggiornarsi ai tempi correnti ma sempre coerentemente con la missione di essere d'aiuto alla popolazione, soprattutto a quella meno strutturata. A loro va, oggi come ieri, la gratitudine e la riconoscenza di tutti gli italiani. Dobbiamo portare sempre nel cuore le nostre Forze Armate, le Forze dell'ordine, la Protezione civile, tutti coloro i quali indossano una divisa per garantirci sicurezza e benessere. Vorremmo soprattutto che questi concetti, insieme al racconto della nostra storia, arrivassero lo stesso ai nostri ragazzi, agli alunni delle scuole che quest'anno non possono essere con noi come eravamo abituati.
A tutti va il mio augurio di una buona Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate e di rivederci tutti in condizioni di normalità il 4 Novembre 2021”.
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