Prealpi Flash - Tra le Tenade e il Col Zanin
Una nuova escursione con Giovanni Carraro.
Redazione online - FC
02/10/2018

Distanza: km 5,86

Aumento di quota D+: m 224

Tempo di percorrenza: 2h

Grado di difficoltà: basso

Ancora una volta affrontiamo le splendide colline della pedemontana che gli esperti di geologia chiamano “colline a corda” per la singolare caratteristica di essere parallele tra loro. La proposta di questa settimana permette di visitare le Tenade, naturale prosecuzione delle vicine Serre. Si parte da piazza Emigranti a Premaor, al centro della quale è posto un monumento dedicato “a tutti i Lavoratori per il Mondo”, e si percorre via San Rocco fino all’incrocio con via Col Zanin dove vi è un capitello. Si prosegue a destra per strada asfaltata che più avanti diventa cementata. Giunti tra i vigneti nei pressi di alcune abitazioni, si inverte la direzione salendo sui pendii delle Tenade fino a giungere sul crinale. Si continua per un facile sentiero tra i boschi e di tanto in tanto la visuale si apre verso sud in direzione delle Vedette, le colline che collegano Soligo con Col San Martino, quindi si scende all’altezza di una radura dove vi sono un paio di casere. Zigzagando tra i vigneti, si torna a fondovalle sulla strada delle Tenade che percorriamo verso est. Subito dopo un leggero dosso, si devia a destra a fianco di una abitazione privata e si scende verso una selletta naturale che fa da spartiacque con il Col Zanin, nostra prossima meta. Lo circumnavighiamo parzialmente seguendo il sentiero che si insinua in un bosco silenzioso, quindi si entra tra i vasti vigneti di Villa Bellati, ora Gregoletto. La visitiamo soffermandoci a contemplare i due enormi gelsi secolari posti vicino alla cappella privata, quindi scendiamo per la strada di accesso nord fino ad incontrare nuovamente via Col Zanin che ci riporterà in centro a Premaor a concludere il nostro giro.

https://www.youtube.com/watch?v=6nYt5ZmDElQ&feature=youtu.be

Curiosità:

Villa Bellati, posta ai piedi del Col Zanin, è una storica dimora edificata nel primo Settecento dal commerciante veneziano Giacomo Vanello. Nei secoli successivi la proprietà passò ai Ferretti, ai Gera, ai Bellati ed in tempi recenti alla famiglia Gregoletto, produttori vinicoli di Premaor. Vi soggiornò il pittore Valerio Bellati (Padova 1923, Vittorio Veneto 1996) che la trasformò in atelier. L’edificio centrale presenta una meridiana con lettura oraria a tre quadranti sovrapposti: ore francesi, ore babilonesi ed ore italiche. A fianco dell’ingresso principale del cortile sorge una cappella privata, intitolata alla Madonna Immacolata, che presenta un campanile a vela ed è decorata all’interno con stemmi della famiglia fondatrice.

Le foto e la traccia GPS sono disponibili nel sito www.lazione.it

La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti

Le foto e la traccia GPS sono disponibili nel sito www.lazione.it

La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti