BORGO VALBELLUNA: a marzo la mostra sul pittore Luigi Cima
In tre sedi
Prevista inizialmente per fine 2020, e varie volte prorogata a causa della pandemia, la rassegna dedicata al pittore zumellese Luigi Cima (nella foto un dipinto con un suo autoritratto) sarà allestita nella primavera 2022, “con l’auspicio che l’apertura in primavera, periodo di risveglio della natura, diventi metafora della rinascita e della ripresa del nostro territorio, magistralmente illustrato dal Cima nei suoi quadri. Una rinascita che parte dall’arte, dalla bellezza e dalla creatività che ha sempre caratterizzato la nostra gente e di cui il Cima ne rappresenta una della più alte espressioni, trasportandoci così in un vicino passato che profuma di ruralità e allo stesso tempo proiettandoci verso le emozionanti sfide del futuro” commentano Stefano Cesa, sindaco di Borgo Valbelluna e Monica Frapporti Vicesindaco e Assessore alla Cultura.
Per il Presidente di ArtDolomites Renzo Limana: “È con vivo piacere che finalmente concretizziamo quanto abbiamo pensato e organizzato in questo periodo di attesa. La macchina organizzativa sta tessendo al meglio la trama di una mostra che coinvolgerà i tre ex Comuni della Sinistra Piave di Lentiai, Mel e Trichiana con altrettante mostre che sono un tutt’uno nello sviluppare l’arte, la vita e la personalità del noto pittore Luigi Cima”.
Infatti, come concordato con l’Amministrazione Comunale di Borgo Valbelluna, l’installazione fisica dei quadri del Cima a Mel presso il Palazzo delle Contesse permetterà di ripercorrere il suo percorso formativo e di crescita accanto ai maestri, figurativi e accademici, che frequentò.
A Trichiana, presso la Sala Tina Merlin, si è voluto dare segno del tempo con un’interessante mostra fotografica dei luoghi tanto amati del pittore della Sinistra Piave attraverso la maestria dei fotografi Walter Argenta e Dario Tonet. Luigi Cima ha narrato attraverso le sue opere quel mondo che oggi considereremo bucolico ma che era la quotidianità del suo tempo: vita contadina, lavoro agricolo e artigiano, scene di prati sfalciati e di cumoli di fieno. Si potrebbe dire che oggi ci appaiono come delle pagine etnografiche da rileggere.
La mostra di Lentiai, collocata presso le sale del Nuovo Oratorio, accoglierà non solo documentazioni inedite, testimonianze d’epoca e materiale appartenente all’Archivio storico dell’artista, ma permetterà di approfondirà l’arte del Cima nel sacro con una rivisitazione delle sue opere presenti in numerose chiese e luoghi di culto.
Sono tre mostre che si integrano e si completano vicendevolmente e che permetteranno al visitatore di avere, è il caso di dirlo, un “quadro” completo della figura personale ed artistica di Luigi Cima.
L’intero progetto espositivo sarà aperto al pubblico dal 12 marzo al 5 giugno 2022.
(fonte: comunicato stampa)
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