MEL: Acc, Donazzan: "I lavoratori colgano tutte le opportunità"
La Regione Veneto pronta a supportare processo di accompagnamento strutturato
Si è tenuto ieri nel Municipio di Borgo Valbelluna a Mel, il Comitato di Sorveglianza socio-istituzionale di Italia Wanbao ACC, presieduto dal sindaco Stefano Cesa alla presenza dell’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, supportata dal dirigente dell’Unità di crisi regionale Mattia Losego e dall’ambito del Centro per l’impiego di Belluno.
Presenti i rappresentanti di Confindustria Belluno, del sindacato, le RSU, il vicepresidente nazionale di Assolavoro, il Commissario straordinario Maurizio Castro, i consiglieri regionali Silvia Cestaro e Giovanni Puppato.
All’ordine del giorno, è stato approfondito il tema dei percorsi e azioni utili di ricerca attiva e formazione per l’inserimento lavorativo di tutti i lavoratori di ACC.
“L’oggetto era immaginare un processo di outplacement (ricollocamento) per i lavoratori che non dovessero essere riassorbiti dalla proposta LU-VE – spiega l’Assessore Donazzan -. In base alle indicazioni raccolte oggi domani iniziano i tavoli della trattativa tra le parti in sede regionale”.
“Oggi è una giornata per certi versi triste perché il 28 febbraio la storica fabbrica di produzione di compressori di Mel ha chiuso – sottolinea Donazzan –, sullo sfondo di amarezza è però necessario guardare a ciò che si profila in un contesto economico-produttivo particolarmente difficile ed incerto. La Regione del Veneto vuole mettere immediatamente sul tavolo un percorso di outplacement con la presa in carico dei lavoratori che dall’azienda che chiude vengono accompagnati verso nuove opportunità di lavoro”.
“È fondamentale la rete del territorio – sottolinea ancora Elena Donazzan -. Serve che le imprese del territorio manifestino le proprie esigenze di posti di lavoro e che questi siano messi nelle opportunità dei lavoratori. Per questi lavoratori ci impegniamo a favorire il processo di ricollocamento dei lavoratori. Attraverso l’elaborazione del bilancio di competenze e l’eventuale ausilio di formazione dedicata per il reinserimento presso quei determinati posti di lavoro disponibili”.
“Ai lavoratori diciamo di cogliere tutte le opportunità e che la Regione del Veneto è loro accanto per finanziare un progetto di accompagnamento strutturato – conclude Donazzan - la cassa integrazione non è mai una soluzione, è una misura estrema e temporanea ma, di certo, con l’80% massimo della retribuzione, prevista fino ad un tetto massimo non è certo una soluzione oggi con la situazione che stiamo tutti vivendo”.
(comunicato stampa)
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