MEL: nubi grigie sull'Acc
Non è possibile l'attivazione del Fondo di sostegno per le grandi aziende
Stefano Cesa, sindaco di Borgo Valbelluna, interviene sull'ennesimo stop all'operazione salvataggio dell'Acc di Mel. Ecco il suo comunicato.
"Con profondo stupore e non minore imbarazzo, vedo riportata da un quotidiano locale una velina del Ministero dello Sviluppo Economico in cui si accusa il commissario di ACC di non aver presentato la richiesta di attivazione del Fondo di Sostegno per le grandi aziende in difficoltà.
Chiunque era presente, come io ho partecipato, al tavolo di crisi ACC convocato ieri dal MISE sa che l’accusa è destituita di ogni e qualunque fondamento. E’ stato infatti proprio il MISE a confermare che allo stato non esistono le condizioni per presentare tale richiesta e che oltretutto la presentazione dev’essere previamente autorizzata dallo stesso MISE, impegnandosi pertanto a una verifica nei prossimi giorni finalizzata a stabilire una volta per tutte l’utilizzabilità dello strumento.
Ma il tema è più profondo: in un momento in cui tutte le istituzioni dovrebbero stringersi in uno sforzo unitario per salvare un grande patrimonio industriale e occupazionale come lo storico stabilimento di Borgo Valbelluna, l’istituzione più importante e con le maggiori responsabilità, il Ministero, anziché produrre i risultati promessi, si abbandona a pratiche opache di delegittimazione dei suoi stessi incaricati, riesumando strumenti come le veline più adatti alle congiure del sottogoverno che alle battaglie per il lavoro di una comunità. Con lo spirito di profondo rispetto nei confronti delle Istituzioni, che da sempre mi contraddistingue, chiedo al MISE un cambio di stile e di sostanza.
Di stile con un atteggiamento di maggior rispetto per questo territorio, per la sua storia comunitarie e industriale ma soprattutto un atteggiamento di maggior rispetto per questi lavoratori e le loro famiglie, stremati da questo continuo prolungamento della crisi.
Di sostanza con la dimostrazione univoca, e non solo a parole, della volontà di risolvere positivamente la crisi industriale di Acc attraverso soluzioni concrete e rapide che salvaguardino la continuità produttiva ed occupazionale del sito zumellese e con visioni strategiche per preservare questo patrimonio industriale unico che, politica permettendo, potrebbe diventare, per i prossimi decenni, punto di riferimento per il continente europeo.
Ribadisco infine la piena, totale e assoluta fiducia di tutta la comunità che rappresento al commissario. La sua nomina, per quanto tormentata, è stata finora l’unica cosa buona fatta dal MISE in oltre un anno".
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