Vallata - Zumellese
stampa

TRICHIANA: Rsu, entusiasmo e riconoscenza per progetto Ceramica Dolomite

Inizia una fase nuova e diversa per lo stabilimento

TRICHIANA: Rsu, entusiasmo e riconoscenza per progetto Ceramica Dolomite

Pubblichiamo un comunicato stampa delle Rsu della Ceramica Dolomite

“La Ceramica Dolomite nasce decenni fa da un’idea e da una spinta imprenditoriale enfatizzata dai fondi arrivati dopo la tragedia del Vajont. Allo stesso modo, il passaggio alla Ideal Standard è fortemente voluto da una società che arriva a pagare sette volte il valore dell’azienda di Trichiana pur di portarsi in seno un competitor che stava acquisendo inesorabilmente quote di mercato. Sono gli anni in cui il mercato della ceramica sanitaria nel nostro Paese è più del doppio di quello attuale, il margine per ogni pezzo venduto supera mediamente il 20% del costo del prodotto, la Cina, la Turchia, gli Stati posizionati nell’est europeo devono ancora entrare prepotentemente nel mercato unico e globalizzato. C’è - non a caso - un libro sulla fabbrica della Ideal Standard di Brescia che la descrive come la Ca’ de l’or (la casa-fabbrica dell’oro in dialetto bresciano).Queste prime due “fasi” sono state caratterizzate da una forte spinta imprenditoriale. Oggi il contesto è molto diverso, il mercato si è maggiormente orientato sul basso di gamma e i relativi prodotti vengono venduti attraverso le grandi catene commerciali e distributive. Al contempo l’alto di gamma vede volumi inferiori e l’entrata in produzione di articoli in materiali diversi e innovativi (pietra, acrilico, resina).

I margini per le imprese risultano inferiori rispetto al passato e negli anni si è assistito alla chiusura di diversi siti industriali con il contemporaneo spostamento all’estero delle produzioni. Questa è quindi una fase nuova e diversa per lo stabilimento di Trichiana (che dura da almeno 10 anni), in cui alla spinta imprenditoriale si è sostituita una caparbia volontà dei lavoratori e delle lavoratrici interessati a non disperdere un patrimonio industriale che è parte della storia dello stesso territorio in cui questo si colloca. Solo in questo modo possiamo rileggere quanto successo nel recente passato con gli accordi del 2015 (con lo scambio salario – investimenti) e del 2018 (con l’adeguamento dei livelli occupazionali) dentro un percorso di piena coerenza con quanto si è costruito nel corso degli ultimi intensi mesi. Una volontà che ha trovato in Leonardo Del Vecchio, Enrico Marchi, Luigi Rossi Luciani e Bruno Zago degli imprenditori che hanno voluto credere a questo saper fare e a delle dinamiche a livello globale che inducono a pensare all’opportunità di catene del valore in forte riposizionamento e in un mercato con dinamiche interessanti. A queste persone da parte delle RSU dello stabilimento di Trichiana va il più sincero ringraziamento per questa nuova ripartenza.

Va detto chiaramente che non saremmo mai arrivati a questo punto senza il lavoro dell’assessore Donazzan e nel ministro D’Incà, due infaticabili sponsor istituzionali che hanno saputo e voluto dare un indispensabile supporto attraverso un sostegno costante, attento, prolungato ma soprattutto di qualità. Si è cominciato a lavorare per costruire un’alternativa a Ideal Standard molto prima che la stessa ammettesse la decisione di abbandonare il sito, segno di una capacità della fabbrica intesa come organismo complesso e indivisibile di leggere le dinamiche dell’impresa e di poter disporre di informazioni che non dipendono solo da quello che la dirigenza di turno vuole far trasparire.

È il senso vero di una rappresentanza che ha quale primo fine quello di alzare lo sguardo proprio e dei lavoratori verso un futuro di verità, sovente anticipatorio di problemi che risulterebbero irrisolvibili se non affrontati per tempo. È una delle facce della partecipazione, intesa come conoscenza vera dell’azienda e non come adesione passiva ai progetti della stessa. È una cultura che ha radici profonde e lontane nel tempo e che oggi cerca modi di rinnovarsi pur in un contesto del tutto nuovo e diverso. Si è lavorato in modo coeso, orientati all’obiettivo rispetto al quale i distinguo e le diverse posizioni sono state riportate a una sintesi sempre unitaria e di grande sinergia con il MISE e la Regione, convinti che le sfide imposte dall’attuale dimensione internazionale delle imprese e delle multinazionali lascino poco spazio ad iniziative disorganizzate e disomogenee. Non si tratta anche qui di una passiva unità fine a stessa ma della capacità di tutti i soggetti di un territorio di muoversi in modo coeso sulla base di competenze specifiche e rispetto dei diversi ruoli.

Per questi motivi oggi, insieme all’entusiasmo legato alla ripartenza, c’è un sentimento buono e sincero che va evidenziato: è la riconoscenza. Grazie ancora, anche ai tanti meno noti ma non per questo meno importanti che hanno messo a disposizione le loro competenze e le loro professionalità, grazie. Adesso riportiamo il più in alto possibile Ceramica Dolomite”.

TRICHIANA: Rsu, entusiasmo e riconoscenza per progetto Ceramica Dolomite
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento