CAORLE: solenne processione a "Casa Bruno e Paola Mari"
Nella solennità dell'Assunta, presieduta del vescovo Corrado
L’invito del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, a intercedere per la pace presso la Vergine, è stato accolto dal vescovo della Diocesi di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, durante la consueta celebrazione della solennità della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, officiata il 15 agosto alla Casa Marina “Bruno e Paola Mari” di Caorle.
Il presule ha esortato concelebranti e fedeli a recitare la Supplica per la pace, invocando la fine delle ostilità soprattutto in Terra Santa, ma anche in altre parti della Terra come l’Ucraina, dove popoli feriti e martoriati da conflitti senza termine, subiscono migliaia di vittime, non solo tra i militari ma anche tra le inermi popolazioni civili. La liturgia solenne di Caorle, è stata concelebrata insieme ad altri sacerdoti e diaconi della diocesi vittoriese, tra i quali don Paolo Astolfo, rettore del seminario vescovile di Vittorio Veneto. Molti i villeggianti che si sono uniti in preghiera per la pace, durante la celebrazione nella chiesa immersa in un’atmosfera di fede e natura, caratteristica della splendida località costiera del litorale veneziano. Fra i presenti anche il sindaco di Caorle, Marco Sarto, la presidente del consiglio comunale Elisa Trevisan, il direttore generale dell’Opera Diocesana Assistenza Alessandro Testa e il direttore della Casa Marina Massimo Alba.
L’omelia di monsignor Pizziolo si è soffermata sulla meditazione del Vangelo di San Luca, che narra della visita della Vergine Maria alla cugina Elisabetta e presenta il “Magnificat”. Due sono stati gli spunti di profonda meditazione su cui si è soffermato il vescovo. La prima è stata la meditazione della Vergine Maria: «L’anima mia magnifica il Signore. Maria riconosce e accoglie il Signore». La seconda un approfondimento sulla genesi del cantico: «Il Magnificat è il cantico dell’esultanza. I versi in cui è intessuto sono fili tratti dall’Antico Testamento».
«Questi due messaggi (far sì che Dio sia grande nella nostra vita e realizzare un rapporto di familiarità con la Parola di Dio) - ha concluso il vescovo Corrado -, Maria ce li indica e, contemporaneamente, ci aiuta a metterli in pratica. E questo proprio grazie alla sua Assunzione in cielo. Proprio perché è con Dio e in Dio, è vicinissima ad ognuno di noi. Quando era in terra poteva essere vicina solo ad alcune persone. Essendo in Dio, che è vicino a noi, anzi che è “interiore” a noi tutti, Maria partecipa a questa vicinanza di Dio. Essendo in Dio e con Dio, è vicina ad ognuno di noi, conosce il nostro cuore, può sentire le nostre preghiere, può aiutarci con la sua bontà materna e ci è data – come è detto dal Signore – proprio come “madre”, alla quale possiamo rivolgerci in ogni momento. Ella ci ascolta sempre, ci è sempre vicina, ed essendo Madre del Figlio, partecipa del potere del Figlio, della sua bontà. Possiamo sempre affidare tutta la nostra vita a questa Madre, che non è lontana da nessuno di noi».
La benedizione finale è stata impartita dal vescovo ai presenti, al termine della processione, conclusasi presso la statua della Madonna, collocata nella pineta antistante la Casa Marina. Durante la preghiera conclusiva, la diocesi di Vittorio Veneto ha teso una mano virtuale ai fedeli della Terra Santa, nella recita della “Supplica” proposta dal cardinale Pizzaballa, affinché cessino quanto prima i combattimenti anche in Medio-Oriente.
Alessandro Viezzer
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