
È abbastanza comune, ancora al giorno d’oggi, registrare un certo stupore quando si sente dire che “Gesù era un ebreo”. Come pure ebrea era Maria e lo erano gli apostoli ed i primi discepoli. Lo stupore nasce dal fatto che il rapporto tra cristiani ed ebrei - e quello tra le rispettive comunità - dalla fine del primo secolo sino alla metà del secolo scorso ha conosciuto un “crescendo” di contrapposizione e di tensioni.
Così anche la figura di Gesù Cristo, inevitabilmente, è divenuta motivo di divisione: da parte cristiana, è stata esaltata la discontinuità di Gesù rispetto alle tradizioni ed al culto ebraico, mentre, da parte ebraica, Gesù è stato dipinto come un eretico che ha sovvertito la religione dei padri. In entrambi i casi, l’ebraicità di Gesù, cioè la sua innegabile provenienza dalla cultura e dal popolo ebraico, è stata sottovalutata o addirittura rifiutata ed annullata.
Il recupero del legame originario di Gesù con l’ebraismo è un fatto piuttosto recente che si colloca a partire dagli anni ’50 del Novecento, propiziato successivamente dal Concilio Vaticano II e da una nuova fase nei rapporti tra Chiesa ed ebraismo all’insegna del dialogo. Sul versante accademico, la cosiddetta “terza ricerca sul Gesù della storia”, che data a partire dagli anni ’80 ed annovera studiosi credenti e laici, ha dato un importante contributo nell’evidenziare la continuità tra Gesù e il mondo ebraico: talvolta, con il rischio di assorbire Gesù dentro le categorie ebraiche e facendo di Gesù, al massimo, un rabbino illuminato o un profeta non così dissimile dai profeti dell’Antico Testamento.
Di questi temi e degli interrogativi che ne nascono, si è parlato lunedì 29 settembre, al Centro Studi Biblici, presso Palazzo Ovio-Gobbi (piazza Duomo), a Sacile. La conferenza dal titolo “Gesù ebreo: le radici ebraiche della fede cristiana” ha visto confrontarsi padre Pino Di Luccio SJ, presidente del “Collegium Maximum” della Pontificia Università Gregoriana, e don Juan Carlos Ossandón Widow, professore di Ermeneutica Biblica presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce (Prelatura dell'Opus Dei). Il confronto è stato moderato da don Maurizio Girolami, preside della Facoltà Teologica del Triveneto (Pd) e don Alessio Magoga, direttore de L’Azione di Vittorio Veneto e docente di Cristologia all’Issr “Giovanni Paolo I”.
L’incontro, che si colloca all’interno della 19^ edizione della rassegna “Ascoltare Leggere Crescere”, è stato realizzato in collaborazione con Centro Studi Biblici di Sacile.
(Foto gentilmente concesse da Euro Eventi)




