Sul Corriere della Sera viene riportato il resoconto fatto da padre Silvano Fausti, segretario di Martini da poco scomparso, dell'ultimo incontro, avvenuto il 2 giugno 2012 a Milano, tra il card. Martini - già molto malato - e papa Benedetto. Padre Fausti racconta che il cardinale disse a Benedetto: la Curia non si riforma, non ti resta che lasciare. Nel conclave del 2005, sempre secondo Fausti, Martini avrebbe dirottato i suoi voti su Ratzinger per uscire da una situazione di stallo che rischiava di portare al soglio pontificio una personalità “strisciante” di Curia. Ma prima dell'elezione i due si sarebbero parlati e Martini avrebbe chiesto a Ratzinger di procedere a un'operazione di "pulizia" e riforma della Curia. Il cardinale tedesco era forse l'unico in grado di compiere tale operazione. “Se non ce la fai, lasci” avrebbe detto Martini al confratello.
Sei mesi dopo l'incontro di Milano, precisamente l’11 febbraio 2013, papa Benedetto dichiarò la sua “rinuncia” al pontificato.