Abbiamo già scritto di fratel Arturo Paoli, morto a 103 anni. Abbiamo letto un toccante ricordo sul settimanale Toscana Oggi a firma di Massimo Orlandi: “Arturo non aveva paura della morte, ma la attendeva, sazio dei suoi anni. Arturo non aveva passato la vita a riempirsi di Dio, ma a svuotarsi di “io” per poterlo accogliere. Arturo, la cui fede era promettente come la luce dell'alba”. All'amico che gli chiedeva: «Come ti immagini che sarà, dopo la morte?”, rispose: «Vedi oggi pomeriggio un caro amico mi accompagnerà a fare una passeggiata. Io non sto mica a chiedergli dove andremo, non sto mica a farmi spiegare cosa troverò. Così penso all'incontro con Dio. È un amico. E io mi fido di lui». E a un amico morente che gli disse: «È tutto finito», fratel Arturo replicò: «Non è questo che ti ho insegnato! Non è vero che è tutto finito. Ma che tutto inizia».
Ora anche per fratel Arturo la vita è finita. E la passeggiata iniziata.