Dinnazi all'arrivo dei profughi non rispondiamo come Caino
Federico Citron
29/07/2015
“Non rifugiamoci nell’indifferenza, non rispondiamo come Caino: «Sono forse io il custode di mio fratello?” (Genesi 4,9). Almeno lasciamo spazio alla tristezza per non riuscire a fare quanto vorremmo, almeno solidarizziamo con l’amarezza di chi sperimenta il rifiuto di essere accolto, almeno piangiamo”. Dalla lettera sul fenomeno profughi dei vescovi di Treviso e Vittorio Veneto pubblicata oggi dai settimanali delle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto.