I condizionatori e le tante schiavitù del consumismo. Da cui liberarci
Federico Citron
30/07/2015

“Condurre le persone a scegliere liberamente ciò che davvero fa bene a loro stesse e alla madre terra è un lavoro pastorale. E solo la Chiesa può farlo, non certo il mercato né la politica né tantomeno le banche. Ma non basta fare la predica, servono percorsi educativi dove il grande soggetto è la famiglia, che tanto sta a cuore alla Chiesa: proviamo in casa a ragionare su queste cose, così si vive il vangelo”. Lo afferma don Gianni Fazzini intervistato nel nuovo numero dell'Azione su una delle nuove “schiavitù” create dal consumismo, quella dai condizionatori. “Sia chiaro, la “liberazione” costerà molta fatica perché siamo immersi in una logica di consumismo, negli ultimi trent’anni ci siamo sentiti ripetere “consuma consuma perché così fai girare l’economia e salvi i posti di lavoro” – riflette don Gianni –. Chi ha fatto passare questo messaggio ha raccontato una bugia, perché chi ha guadagnato grazie al mercato, ha portato i capitali all’estero anziché creare posti di lavoro. Siamo stati imbrogliati”.