“Auguro a tutti noi, in occasione di questa festa incomparabile, nella quale la parola di Dio si è fatta uomo, di poter trovare parole aperte, oneste e sincere l’uno per l’altro, e non parole che feriscono e distruggono ponti. Auguro a tutti, nella sfera familiare e personale, ma anche nelle nostre relazioni pubbliche, sociali e politiche, di saper scegliere bene le parole. Una scelta ponderata che crea legami, nel rispetto del legittimo pluralismo della società, nel quale ci riconosciamo all’interno di una democrazia. Mi auguro una presa di distanza dalle parole aggressive che attizzano paure: nell’immediato trovano il consenso, ma non aiutano a porre ciò che unisce al di sopra di ciò che divide. Auguro a tutti noi di usare parole che non fomentino l’invidia, che non mettano i gruppi sociali in contrapposizione tra loro, ma che invece possano dissipare e cancellare le paure. Sin dalla nostra scelta lessicale deve essere chiaro che siamo impegnati per una società in cui si possano vivere le diversità senza alcun timore” (dal messaggio del Natale 2018 del vescovo di Bolzano Ivo Muser).