“Anche nella Chiesa i giovani vengono umiliati, come Giosuè e Caleb. Non vengono capiti, non vengono ascoltati, sono scambiati per imprudenti sognatori. La verità è che noi vecchi non vogliamo morire: abituati al nostro vecchio mondo mettiamo i bastoni tra le ruote a Dio che sta suscitando il nuovo, a partire dalle richieste che ci fanno i giovani. Perché abbiamo smesso di interrogarci sulle loro assenze dalla comunità?”, la prima delle domande per un esame di coscienza: “Perché non si trovano mai nei nostri consigli pastorali? Perché non li andiamo mai a trovare nella scuola o nei loro luoghi di raduno per provocarli, chiedergli di esprimersi e farci dire quando sentono la presenza di Dio, cosa li colpisce del Vangelo di Gesù, come dovrebbe essere la Chiesa per essere a loro misura…”. Dall’intervento del card. Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, nel tradizionale incontro di inizio Quaresima del Papa con il clero romano.