«C’è nella sofferenza apostolica un mistero non spiegabile di conformazione alla passione gratuita di Gesù. “Oderunt me gratis”, dice il salmo. Mi hanno odiato senza motivo. Non avevano ragione, nessuna ragione per odiare Gesù. Anche nella mia esperienza, come in quella di tanti preti e vescovi, è capitato qualcosa di analogo a ciò che avvenne a san Paolo. All’inizio, davanti a qualcosa che non va, si pensa: avrei dovuto fare questa cosa in un’altra maniera, mi sono messo al lavoro senza sufficiente preparazione. Alla fine si vede che i propri limiti e peccati, che pure hanno il loro effetto, non bastano a spiegare tutto. Niente è meccanico, niente è scontato. Allo stesso modo, credo che se anche dal Papa all’ultimo fedele fossimo tutti santi, se la nostra testimonianza fosse limpida e la nostra missione meritevole, non è detto che tutta la gente verrebbe per questo ad affollarsi impaziente alle porte delle nostre chiese, per entrare. Forse ci odierebbero di più. Come hanno odiato Lui, senza motivo». È un pensiero del cardinale belga Godfried Danneels, scomparso nei giorni scorsi a 85 anni.