Il “libro di una vita”, in cui palpita la passione e l’anima dell’autore. Potrebbe essere questa – in estrema sintesi – la chiave di lettura per comprendere il senso di questo volume, pubblicato nel dicembre del 2023, che si offre come un commento, molto originale, del Vangelo secondo Giovanni. Una ricerca, quella di Micheletto, che parte da lontano, che è continuata nel tempo ed è diventata, per l’autore, vita “vissuta”, come afferma Giacinto Feletto nella Prefazione: «Una vera testimonianza, un segno, che si inserisce nel solco del Quarto Vangelo nel quale l’evangelista stesso ci dice che viene scritto con un fine specifico: “Affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e, credendo, abbiate la vita nel suo nome”».
Lungo i 22 capitoli che compongono il libro, infatti, l’autore ci aiuta ad entrare progressivamente nel significato più profondo del Vangelo di Giovanni, attraverso i diversi personaggi che Gesù incontra nel suo cammino verso l’ora decisiva. «Abbiamo tra le mani – scrive ancora Feletto – una ricerca ricca di documenti, di riferimenti biblici, storici e ambientali, ma, al tempo stesso, docile, profondamente umana. Infatti, la narrazione viene portata avanti in prima persona dai protagonisti, anche minori, del racconto dell’evangelista. Essi ci trasmettono i loro pensieri, le loro emozioni, i loro dubbi e ci sentiamo coinvolti come se ognuno di noi fosse al loro posto».
Ma perché proprio il Vangelo di Giovanni? Ce lo dice l’autore stesso, nell’Introduzione: «Ho scelto di commentare il Vangelo di Giovanni, perché mi sembra sia quello che ha meglio condensato la dottrina di Gesù, andando in profondità. Senza mezze misure, Giovanni, esprimendosi talvolta in modo duro ed esigente, presenta Gesù cogliendo e amplificando l’autenticità del Suo messaggio».
Sulla copertina si scorge il Santuario di Santa Augusta visto dalla Madonna della Salute a Vittorio Veneto: Come mai? Si chiederà il lettore. «Per me è un luogo dell’anima e della memoria – ci aiuta ancora a capire Micheletto –, quello che associo all’inizio della mia formazione spirituale, essendo i due santuari meta di pellegrinaggi durante gli anni giovanili in Seminario. In particolare, penso che il Santuario di Santa Augusta sia il simbolo della fedeltà che ogni uomo e donna ha verso Dio e rappresenti il legame forte tra il Signore e chi vive la sua Chiesa».
Attraverso questo scritto, pertanto, Micheletto propone al lettore degli stimoli di riflessione, ma soprattutto alla luce del Vangelo di Giovanni esprime e testimonia la sua fede, grazie ad una scrittura chiara, lineare, capace di coinvolgere tutti i lettori, anche i meno esperti. AM