Abbiamo pensato di accompagnare i centodieci anni de L’Azione pubblicando ogni mese, a cominciare da gennaio, un approfondimento dedicato ad un decennio di vita del nostro settimanale. Su questo numero è la volta del primo decennio, che va dal 1914 al 1923 e che appartiene a quello che in uno dei “Quaderni” de L’Azione viene definito il “tempo dei pionieri”.
In effetti, i fondatori del Settimanale, i primi direttori e i primi “responsabili” furono certamente dei pionieri. Perché era la prima volta della pubblicazione, nella nostra diocesi, di un giornale diocesano (eccezion fatta della breve e circoscritta esperienza del periodico “Il Buon Senso”). Ma soprattutto perché furono anni difficili, in cui fu necessario avere la forza interiore e la fiducia nel futuro tipica dei “pionieri”: se ci volle un grande coraggio ad iniziare le pubblicazioni nell’imminenza dello scoppio della Prima guerra mondiale (per sospenderle l’anno successivo), non ce ne volle di meno per ripartire solo qualche anno dopo, nel 1920, nel pieno delle tensioni politiche e sociali del Primo dopoguerra.
Ripercorrere le tappe della storia de L’Azione sarà l’occasione per comprenderne meglio l’identità e la missione; allo stesso tempo, sarà l’opportunità per rileggere la storia del nostro Paese e delle nostre comunità, scoprendo che tante cose sono certo cambiate, ma tante altre no…
Mi sia concesso, infine, lanciare due appelli. Il primo riguarda una lacuna nel nostro archivio: purtroppo mancano i primi quattro numeri della “ripartenza” (L’Azione del 15, 22, 29 agosto e 4 settembre 1920). Sia mai che qualche lettore, appassionato collezionista, ne abbia conservato una copia! Il secondo appello riguarda gli universitari che, nel corso degli anni, abbiano affrontato, nella propria tesi, la storia de L’Azione o temi connessi agli scritti de L’Azione: ci piacerebbe riceverne notizia, tramite una breve presentazione da inviare a [email protected]. Grazie!
Alessio Magoga
(Nella foto: la prima pagine del primo numero, 5 dicembre 1914)