CONFCOMMERCIO TREVISO: soddisfazione per il riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità
Da parte dell'Unesco
Redazione Online
11/12/2025

Piena soddisfazione per il riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità sotto l’egida dell’Unesco anche in casa Fipe-Confcommercio Treviso. Una soddisfazione espressa congiuntamente dalla presidente provinciale di Fipe, Dania Sartorato, e dal vicepresidente Michele Pozzobon a nome degli oltre 2.000 ristoratori e pubblici esercenti della provincia di Treviso che si unisce ad una prima reazione: “Partiremo da questo riconoscimento per declinare iniziative territoriali volte al rafforzamento della brand identity della Marca trevigiana”.

Il traguardo storico, sancito all’unanimità dal Comitato intergovernativo riunito a New Delhi, conferma come l’Italia sia riuscita a portare sul palcoscenico mondiale i valori fondanti della propria cultura gastronomica e dimostra come la cucina italiana sia la prima al mondo a ottenere questo titolo per il suo significato culturale e sociale: il valore del cucinare, della convivialità, dell’identità collettiva.

"La candidatura - sottolinea la presidente Dania Sartorato - è stata sostenuta e promossa da Fipe-Confcommercio, è frutto di un grande lavoro congiunto tra istituzioni (Masaf, ministero della Cultura, ministero degli Affari Esteri, Anci e molti altri) insieme al mondo associativo, ai cittadini e agli imprenditori del settore. Fipe ha contribuito attivamente con numerose iniziative, compreso tutto il lavoro condotto dai piccoli e medi territori come il nostro sulle tipicità e sulle tradizioni, che ha generato un gran movimento partecipativo. Per noi, nella Marca trevigiana, il lavoro di promozione è stato costante e condotto nei decenni: basta pensare al valore delle prime rassegne tematiche create dal glorioso Gruppo Ristoratori, ai festival della cucina, fino alla rassegna mondiale della TWC che ha portato Treviso e il tiramisu nel mondo. Per tutta la nostra provincia, l’enogastronomia è da sempre un pilastro dell’offerta turistica: non c’è esperienza di soggiorno che non passi attraverso il cibo, la sua storia, i suoi sapori, i riti trevigiani, i nostri locali”.