MEDIA. nuove regole Agcom per gli influencer
Con l’entrata in vigore del Registro si apre una fase nuova per la comunicazione digitale
Agenzia Sir
19/11/2025
(Foto Calvarese/SIR)

La geografia della comunicazione digitale italiana potrebbe essere ad un primo momento di svolta, infatti con l’entrata in vigore del Registro degli influencer rilevanti e l’operatività del nuovo Codice di condotta approvato nei mesi scorsi da Agcom-Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il mondo dei creator entra ufficialmente in una nuova fase. Per la prima volta, chi produce contenuti online con un impatto rilevante sul pubblico è chiamato a rispondere come un vero operatore di media, con obblighi di trasparenza, responsabilità editoriale e tutela dei minori.

Le Linee guida aggiornate ridefiniscono la figura dell’“influencer rilevante”: non basta più l’attività di content creator, ma serve un peso numerico, misurato con soglie precise. Il Codice di condotta si applica proprio a questi influencer che superano almeno uno dei seguenti criteri: 500 mila follower su almeno una piattaforma social, oppure una media di 1 milione di visualizzazioni mensili su una piattaforma di video-sharing.

Un punto centrale del Codice è la piena responsabilità editoriale degli influencer “rilevanti”: Agcom li definisce alla stregua di operatori media, richiamando per loro, in molti passaggi, le disposizioni del Tusma-Testo unico sui servizi di media audiovisivi. Ciò significa chechi pubblica contenuti sui social, se supera le soglie stabilite, dovrà comportarsi come un editore, rispondendo non solo del messaggio commerciale, ma anche della correttezza, completezza e imparzialità delle informazioni diffuse.

Per garantire tracciabilità e trasparenza, il nuovo Codice prevede l’istituzione di un elenco pubblico degli influencer rilevanti, gestito da Agcom. Gli influencer che ricadono nelle soglie devono compilare un modulo entro 6 mesi dalla pubblicazione della delibera, fornendo dati come nome o nickname, recapiti, link ai profili social e metriche delle piattaforme.

L’elenco sarà aggiornato con cadenza semestrale (entro il 15 aprile e il 15 ottobre) e ogni influencer dovrà segnalare eventuali variazioni nei propri dati. Anche chi non supera le soglie può chiedere l’iscrizione volontaria, a condizione di accettare il rispetto delle regole del Codice.

Una volta iscritti, gli influencer dovranno rendersi chiaramente identificabili: nei profili devono inserire il proprio nome o nickname e la dicitura “in elenco Agcom” (o, se si tratta di un influencer virtuale, “soggetto virtuale in elenco Agcom”). Questo obbligo di riconoscibilità serve a informare il pubblico su chi è il creatore del contenuto, rafforzando la trasparenza nel rapporto con gli utenti. Il Codice dedica un’attenzione particolare ai minori e ad altre categorie vulnerabili.

Gli influencer rilevanti sono vincolati da divieti e obblighi precisi: non possono arrecare pregiudizio fisico o morale ai minori, né sfruttare la loro inesperienza, credulità o fiducia.Viene inoltre imposto l’uso di segnalazioni chiare quando nei contenuti si utilizzano filtri o effetti digitali che modificano l’aspetto fisico, in modo da evitare modelli estetici irrealistici o potenzialmente dannosi. In materia di contenuti ai minori, il Codice prevede che alcuni tipi di messaggi particolarmente delicati – ad esempio relativi a violenza, sessualità o discriminazione – siano qualificati come “gravemente nocivi” se superano parametri ben definiti (durata, frequenza, tono emotivo) e che tali contenuti siano segnalati in modo adeguato.

Per quanto riguarda la comunicazione commerciale, gli influencer rilevanti devono adottare una segnaletica chiara delle sponsorizzazioni, in linea con il “Digital Chart” dell’Iap-Istituto di autodisciplina pubblicitaria. Se inseriscono un prodotto nei contenuti (product placement), la pubblicità deve essere indicata sin dall’inizio o in sovrimpressione. Inoltre, per alcuni tipi di prodotti sensibili – come le bevande alcoliche – l’influencer deve usare tutti gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme per limitare l’accesso da parte dei minorenni per almeno sette giorni dopo la pubblicazione della campagna. I principi generali del Codice richiamano quelli del Testo unico: correttezza, lealtà, imparzialità dell’informazione, contrasto alla disinformazione, ma anche rispetto della dignità umana, divieto di discriminazione, violenza o discorsi d’odio.

Gli influencer dovranno anche rispettare il diritto d’autore e la proprietà intellettuale, evitando di diffondere materiali contraffatti o piratati.

Per garantire l’efficacia del Codice, Agcom ha previsto un sistema di vigilanza strutturato: l’Autorità può attivare accertamenti d’ufficio o su segnalazione, avvalendosi, anche, del supporto della Guardia di finanza e della Polizia postale.

In caso di violazioni, sono previste sanzioni pecuniarie in base alla gravità, che tengono conto anche della condizione economica dell’influencer. In particolare, la violazione delle regole relative alla tutela dei minori può comportare sanzioni più elevate, considerata la delicatezza dei contenuti in gioco, arrivando anche a 600mila euro nei casi più gravi.

Il percorso regolatorio di Agcom non si esaurisce con l’adozione del Codice: come previsto, entro 6 mesi dalla delibera, l’Autorità lancerà campagne informative per sensibilizzare gli influencer e gli utenti sui nuovi obblighi e diritti.

Marco Calvarese