RC AUTO: CNA chiede lo stop all’aumento dell’aliquota infortuni e alla retroattività
Le richieste dei mandamenti di Treviso, Montebelluna, Oderzo e Vittorio Veneto
Redazione Online
03/12/2025

Le CNA mandamentali di Treviso, Montebelluna, Oderzo e Vittorio Veneto esprimono forte preoccupazione per l’ipotesi, contenuta nella discussione sulla legge di bilancio, di aumentare l’aliquota sulle polizze infortunio del conducente collegate alla RC Auto dal 2,5% al 12,5%, con recuperi retroattivi fino a dieci anni.

Una misura strutturata in questo modo avrebbe ripercussioni pesanti non solo sugli automobilisti, ma soprattutto sulle migliaia di imprese che, ogni giorno, utilizzano veicoli aziendali per trasporti, consegne, assistenza e manutenzione. Per una piccola impresa, un parco mezzi più costoso significa costi operativi più elevati, riduzione dei margini e minore competitività.

Ancora più critica sarebbe la retroattività: recuperare l’imposta su polizze chiuse da tempo, o riferite a veicoli non più in uso, creerebbe un carico imprevedibile e ingiustificato per famiglie e imprese del territorio.

Per questo le quattro CNA mandamentali chiedono al Parlamento di cancellare ogni ipotesi di retroattività e di confermare l’aliquota del 2,5% sulla garanzia infortuni del conducente, prevedendo che qualsiasi eventuale aumento in futuro riguardi esclusivamente i nuovi contratti assicurativi.

Le CNA del territorio si dichiarano disponibili a fornire ogni approfondimento tecnico necessario durante il dibattito parlamentare.