VENETO: case vuote, ma pochi alloggi per i lavoratori
L'indagine della Fondazione Think Tank Nord Est
Redazione Online
11/10/2025

L’attrattività del sistema imprenditoriale veneto passa anche dalla capacità di offrire soluzioni abitative a chi si trasferisce per lavoro. La questione della casa, infatti, è diventata un elemento centrale nelle politiche del lavoro, tanto che oggi vengono privilegiate le imprese in grado di garantire un alloggio ai propri dipendenti.

Su questo tema si concentra l’ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, che interviene nel dibattito in vista delle prossime elezioni regionali proponendo una misura concreta: incentivare la riqualificazione del patrimonio abitativo esistente, destinandolo al personale delle aziende.

L’analisi parte da una constatazione: il calo demografico che interessa il Veneto sta producendo effetti rilevanti sul patrimonio immobiliare. A fronte di una diminuzione di quasi 51.000 residenti tra il 2014 e il 2024, il numero delle abitazioni è cresciuto di oltre 96.000 unità. Ne deriva un aumento significativo delle case vuote, un fenomeno che riguarda tutte le province venete, con la sola eccezione di Verona, dove il trend demografico rimane positivo.

L’approfondimento incrocia l’andamento della popolazione e quello del patrimonio edilizio nei Comuni veneti: nel decennio 2014–2024, il 60% dei Comuni ha visto diminuire la popolazione e aumentare il numero di abitazioni; nel 31% dei casi si registra una crescita sia dei residenti che degli immobili, mentre solo il 9% ha sperimentato un calo congiunto di popolazione e abitazioni.

Le abitazioni non occupate si concentrano soprattutto nei piccoli Comuni. Nei centri con meno di 500 abitanti, il 68% delle case risulta vuoto; nei Comuni tra 500 e 1.000 residenti la quota scende al 54%. Nelle realtà più grandi (oltre 10.000 abitanti), la percentuale si riduce fino a circa il 15–16%.

Tra gli immobili non occupati rientrano anche le seconde case, particolarmente diffuse nelle località turistiche: nei Comuni ad alta intensità turistica rappresentano il 57% del totale. Tuttavia, una quota significativa di abitazioni vuote (tra il 15% e il 30%) si trova anche in aree non legate al turismo.

Molte di queste case sono obsolete e necessitano interventi di riqualificazione. Il 29% è stato costruito prima del 1960, mentre il 32% tra il 1961 e il 1980. Inoltre, quasi il 75% degli attestati di prestazione energetica (APE) rilasciati in Veneto tra il 2018 e il 2023 riguarda edifici con classi energetiche basse (dalla D alla G), indicando un ampio potenziale per interventi di ristrutturazione.

Tag:

Notizie correlate