
Le nostre Prealpi e le Dolomiti sono certamente e innanzitutto un dono del buon Dio. Ma anche l’opera dell’uomo ci ha messo e ci mette del suo per renderle così come sono. Ad esempio possiamo frequentarle perché qualcuno ha realizzato e mantiene i sentieri e le vie attrezzate, ha costruito e gestisce i rifugi, ha fatto pulizia di rovi e alberi caduti, ripara i danni sempre più frequenti provocati dai cambiamenti climatici. Tra questi “qualcuno” vi sono, da cento anni, i volontari del Cai di Conegliano, «una grande associazione - 1.626 i soci attuali (compresi i soci della sottosezione di S.Polo di Piave), record storico - che consente a tutti la libertà di godere della bellezza della natura con un gigantesco lavoro a fondo perduto» come ama sottolineare Gloria Zambon, presidente uscente della sezione coneglianese. Zambon, socia dal 1985, eletta presidente nel 2019 e confermata nel 2022, venerdì 28 marzo lascerà la presidenza nell’assemblea del centenario in programma alle 19 nella sede degli alpini di Ogliano. Nell'occasione viene presentato un libro, fresco di stampa, di 370 pagine con 500 foto sui cento anni della Sezione.
Ampia intervista nella pagina di Conegliano dell'Azione di domenica 23 marzo.