Il personale del reparto SIP dell'ospedale di Sacile, in collaborazione con il gruppo Controcorrente di Tamai, ha allestito un presepe degno di nota. Un presepe prospettico, che si sviluppa su tre piani, posto nella zona lettura dei pazienti e visitabile agli orari di visita dei pazienti fino il 12 gennaio.
«Lo abbiamo voluto dedicare proprio a infermieri, medici, personale ausiliario ed ai pazienti come espressione di vicinanza con quanti, per problemi di salute e di lavoro, sono purtroppo lontani dalla propria famiglia nel periodo natalizio - commenta Sonia Nascimben una delle infermiere operative del reparto -. Non possiamo perdere la speranza, speranza di riallacciare i nostri affetti, di tornare ad abbracciarli, di tornare a vivere una vita normale».
«Il presepe è un simbolo universale di unità, di pace e di serenità, non solo per i cristiani. Ed è questo l'augurio che abbiamo voluto fare a tutti quelli che si fermeranno a guardarlo in ospedale con i loro cari ammalati» termina Sonia.
»Quando si passa davanti al presepe - commentano ancora gli autori - non si rimane indifferenti e soprattutto ognuno si porta a casa nel cuore un ricordo, una emozione. Il presepe è fatto di statuine, ma in esso c'è la sintesi di una umanità in cammino desiderosa di speranza ed in ospedale ancora di più per le sofferenze da portare«.
Tradizione vuole che sia stato san Francesco ad allestire il primo Presepe al mondo, il 24 dicembre del 1223, in una grotta di Greccio, dove venne messa in scena la nascita di Gesù bambino ed oggi, ad 800 anni di distanza, la tradizione si rinnova anche nell'ospedale a Sacile.