
Un pomeriggio dedicato alla storia, al presente e alle prospettive della radio, quello che si è svolto nella sala consiliare del Comune di Cison di Valmarino con l’incontro “On air: le trasformazioni della radio da FM al digitale. Voci del territorio”. L’appuntamento si inseriva nel calendario degli eventi promossi dall’Amministrazione comunale per ricordare Virgilio Floriani, illustre cittadino di Cison, pioniere delle telecomunicazioni e fondatore di Telettra, a cent’anni dalla nascita e a venticinque dalla scomparsa. L’iniziativa di sabato 22 è stata realizzata in collaborazione con Radio Palazzo Carli – che quest’anno celebra i quarant’anni di attività – e con l’Associazione italiana radio d’epoca (Aire), oltre a contare sul patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.
L’apertura dei lavori e il ricordo di Michele Borella
A moderare l’incontro don Alessio Magoga, direttore del settimanale diocesano L’Azione e dell’emittente Radio Palazzo Carli, che ha dato il benvenuto ai presenti introducendo il significato della giornata. Dopo i saluti istituzionali portati da Cristina Munno, consigliere comunale con delega alla cultura, don Magoga ha voluto dedicare un pensiero affettuoso a Michele Borella, direttore operativo di Radio Conegliano, ricordandone la passione condivisa per il mondo della radio e la sincera amicizia che li aveva legati.
L’intervento centrale: la radio fra storia e nuove sfide
Tema dell’incontro era l’evoluzione della radio, dalle onde FM all’attuale ecosistema digitale. A ripercorrere questa trasformazione è stato Andrea Rivetta – giornalista pubblicista e responsabile dell’Ufficio stampa di Aeranti-Corallo – che ha offerto un quadro ampio e documentato sul percorso della radiofonia in Italia e nel mondo, illustrando le innovazioni tecnologiche e le sfide che attendono il settore nei prossimi anni. A seguire, un dialogo a più voci con esponenti del territorio che vivono quotidianamente l’esperienza radiofonica.
Sono intervenuti: Alessandro Biz, direttore di Radio Conegliano e della testata Il Piave, che ha portato la testimonianza di un’emittente storica e fortemente radicata nel territorio; Marco Sanavio, giornalista e pedagogista, responsabile dell’emittente universitaria Cube Radio dello Iusve di Venezia e Verona, che ha illustrato il valore educativo e laboratoriale delle radio accademiche; Fiorello Rossi, noto come “Dal Caldo Alfredo”, tra i fondatori della web radio Radio Caldaia, una realtà nata nel 2020 per connettere la comunità di Colle Umberto con spirito creativo e ironico.
Dopo un secondo breve intervento di Rivetta, spazio alle “risonanze” degli ospiti e quindi al dibattito pubblico, arricchito anche dalla presenza di rappresentanti dell’Ari – Associazione radioamatori italiani – delle sezioni di Treviso e Vittorio Veneto. Tra i presenti anche Ettore Polesel, past president di Radio Palazzo Carli, e Roberto Ghizzo di Radio Veneto Uno.
Radio Palazzo Carli: quarant’anni di storia
Nel corso dell’incontro è stata ricordata anche la storia di Radio Palazzo Carli, nata l’11 febbraio 1985 sulla scia dell’esperienza di Radio Colle San Paolo (1976). Fondata per iniziativa dell’allora parroco mons. Pietro Mazzarotto e grazie all’impegno di numerosi volontari, l’emittente ha mantenuto negli anni una forte impronta comunitaria e diocesana. Con i suoi studi a Sacile, Vittorio Veneto e Conegliano, Rpc raggiunge oggi buona parte del Veneto orientale e del Friuli occidentale, servita anche da un ripetitore a Cison, in località Sant’Eurosia. Oltre alle trasmissioni in FM, l’emittente si è progressivamente “ibridata”, espandendo la propria presenza su App, web e soprattutto sul digitale Dab, entrando nel bouquet VenetoDab con l’obiettivo di raggiungere nuovi ascoltatori e offrire maggiore qualità di ascolto.
Conclusioni e visita al Museo della Radio d'epoca
Al termine dell’incontro, i partecipanti hanno potuto visitare il Museo della radio d’epoca di Cison, grazie alla disponibilità degli amici dell’Aire. Don Magoga ha chiuso la serata ringraziando relatori, amministrazione comunale, associazioni coinvolte, Ordine dei giornalisti, Tenda Tv e tutti i presenti, in particolare i radioamatori. «La radio – ha ricordato – è una scoperta che continua ancora oggi a conservare qualcosa di magico, una voce capace di unire le persone anche nel tempo del digitale».












